IL PORTALE DELLO SPORT TRENTINO

Questa falesia è quanto di meglio si possa chiedere per chi voglia scalare al fresco immersi in un superlativo ambiente dolomitico su un calcare di straordinaria qualità . La palestra di roccia -Raffaele e Natale Vidi si distingue innanzitutto per la bellezza della roccia, che in sà© rappresenta la quintessenza della dolomia del Brenta. l'interesse per questa falesia è ancora maggiore se si pensa al cospicuo numero di itinerari (42) e alla possibilità  di scalare su vie di due tiri (9 vie).
La fascia calcarea offre difficoltà  medio-basse concentrate sul grado 6. Ci sono moltissimi itinerari facili, cosa che rende appetibile il luogo anche ai principianti. I più in forma possono comunque testarsi su alcuni impegnativi 6c+, 7a e un bel 7b.
l'unico neo della falesia è la sua dislocazione: il suo raggiungimento necessita infatti della salita al Passo Grostè con la telecabina che parte dai Fortini di Madonna di Campiglio e di una camminata di 25/30min sul sentiero 316 SAT (in direzione del Rif. Tuckett). A fine giornata suggeriamo il rientro lungo il sentiero 316, 331 e 301 SAT fino a Pozza Vecia passando dal Rif. Graffer (vi consigliamo di lasciare a Pozza Vecia un altro mezzo in modo da evitare i 4 km di strada fino al parcheggio dei Fortini); sempre che non preferiate rientrare con la telecabina (l'ultima corsa è alle 17.30 - chiedete in biglietteria).
l'arrampicata si svolge su una parete verticale e leggermente strapiombante, dove tecnica, forza di dita e resistenza di braccia la fanno da padroni. La roccia della palestra è composta da stupenda dolomia nera e gialla, incredibilmente lavorata e ruvida; non preoccupatevi della magnesite! Qui potete farne a meno.

Ora però vogliamo dare la parola al chiodatore, la Guida Alpina Ferruccio Vidi, che meglio di tutti è in grado presentare questa bella palestra:

Quando negli anni 75/80 cercavamo delle vie di arrampicata comode, vicino all'arrivo delle funivia del Grostè, oltre ai Castelletti sopra il rifugio Tuckett e alle Corna Rosse, leggendo la guida Castiglioni-Buscaini scoprimmo una serie di salite di varia difficoltà  intorno alla conca della Vallesinella. Pareti alte anche 400 metri, in un ambiente molto bello, abbastanza vicino e allo stesso tempo isolato e selvaggio. Cosi con compagni molte volte diversi, mi addentrai alla scoperta di questi itinerari, tanto è vero che negli anni successivi abbiamo tracciato parecchie vie nuove, anche molto belle e impegnative.
Ritornavo spesso in questo bell 'ambiente anche con clienti per salire i percorsi più soddisfacenti.
Per raggiungere l'attacco delle vie passavamo il più delle volte sotto la lunga parete dove ora esiste la palestra -Fratelli Vidi e ogni volta io guardavo con interesse questa stupenda fascia di solida roccia pensando di creare una bella palestra di allenamento.
Un giorno parlando con mio cugino Sandro Vidi decidiamo di provare a chiodare una via dove la fascia si presenta nella sua massima altezza. Portiamo tutto il materiale necessario e con l'ausilio del trapano chiodiamo un bell'itinerario di due tiri. Quindi proviamo a salirlo dal basso e constatiamo che stiamo arrampicando sopra una roccia molto solida e verticale. Questo basta per moltiplicare il nostro entusiasmo e per iniziare una pulitura e una chiodatura sistematica. Nel primo anno tra primavera ed autunno chiodiamo circa venti vie di varia difficoltà  con continue puntate, salendo da Campiglio anche quando la funivia del Grostè è chiusa e molte volte scendendo da Vallesinella.
Cerchiamo anche altri amici che volentieri ci danno una mano e si entusiasmano quando arrampicano.
Con Sandro decidiamo di dedicare la palestra a mio padre Raffaele ed allo zio Natale. Guide Alpine che hanno fatto storia nel nostro gruppo di Brenta. Fautori principali del turismo in crescita di Madonna di campiglio negli anni tra le due guerre quando il turismo estivo portava nella nostra località  i più bei nomi dell'aristocrazia europea.
Figli d'arte "il nonno Gustavo è stato uno delle prime Guide Alpine di Pinzolo e Madonna di Campiglio" Raffaele e Natale dedicarono la loro vita all'accompagnamento dei turisti su tutte le cime del Brenta e dell'Adamello Presanella donando delle emozioni indimenticabili che solo chi si affida ad una Guida Alpina può vivere, in particolar modo in quegli anni dove ancora la montagna offriva una certa avventura.
Come tutte le guide del tempo il papà  e lo zio ebbero degli illustri clienti che all'epoca amavano trascorrere le loro estati a Madonna di Campiglio.
Oltre che ottime guide furono dei validi alpinisti, ripeterono vie importanti e ne aprirono di nuove, andarono per monti per tutta la vita (anche dopo aver concluso la loro attività ) e mai ebbero incidenti in montagna, a dimostrazione di una preparazione adeguata, e di una grande sicurezza e prudenza.
Con Sandro decidiamo che ogni via della palestra ricorderà  il nome delle famiglie, proponendo il loro sopranome, che una volta distingueva i vari ceppi di origine.
Oggi ci sono circa 50 tiri di corda. La scala di valutazione adottata è quella Francese, con un difetto accettabile in più o in meno di mezzo grado. Le difficoltà  spaziano dal 3° al 7b e sono chiodate con tasselli e spit oppure con chiodi resinati. Volutamente le vie più facili hanno i chiodi più vicini, questo perchà© anche i neofiti dell'arrampicata possano iniziare a salire da primo di cordata.
Il nostro auspicio è che questa parete possa diventare un luogo di divertimento sicuro per tutti coloro che come noi amano il meraviglioso sport dell'arrampicata.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo -Parco per l'arrampicata ed in particolare: Vidi Sandro, Beltrami Tarcisio, Boschetti Sandro, Leone Paolo, Maffei Aldina, Vidi Cristian, Stefani Enrico, Fondriest Luigi nonchà© mia moglie Betty.
Le possibilità  di chiodatura sono ancora grandi. l'auspicio è di continuare ad aprire nuovi itinerari. l'unica cosa che si chiede è che venga mantenuto il nostro criterio di dedicare le vie future alle famiglie locali attraverso il loro sopranome.