Accesso - Via delle Guide - Crozzon di BrentaRaggiungere Madonna di Campiglio attraverso la SS239 della Val Rendena e portarsi presso la località Palù (uscita sud prima delle galleria; indicazioni Palù, Vallesinella). Alla rotonda prima del laghetto artificiale girare a destra e proseguire fino al Rifugio Vallesinella (1513m).
Attacco Lâ??attacco della Via delle Guide al Crozzon di Brenta si raggiunge in questo modo: \r\nda Vallesinella salire al Rifugio Casinei (1825mt) e successivamente al Rifugio Brentei (2175mt) rispettivamente per i sentieri SAT 317 e poi 318. Qui si consiglia di pernottare per partire di buonâ??ora allâ??attacco della via. \r\nDal rifugio si segue la traccia del 327 SAT sentiero Martinazzi. Inizialmente si scende e poi si risale dallâ??altra parte di un avvallamento. Si abbandona il segnavia 327 e si sale per esile traccia lungo il ghiaione detritico, puntando alla base del Crozzon. Ci si sposta quindi verso sx in direzione del Canalone della Tosa (Canalone Neri) e si risale la Vedretta del Crozzon (quantità neve o ghiaccio in base alle precipitazioni invernali). In questo modo si raggiunge, per pendio piuttosto ripido, lâ??attacco della via individuabile con lâ??aiuto della foto. La via attacca circa 40m dopo il diedro della â??originale Preussâ?.\r\nAllâ??attacco, bisognerebbe trovare un bollo rosso. Tuttavia il ritiro dei ghiacci ha fatto abbassare la vedretta di circa 20m con la conseguenza che il bollo ora si trova quasi a metà del primo tiro. Se lo vedete dalla base avete indubbiamente una gran vista oltre che una gran frontale.\r\n
Descrizione - Via delle Guide - Crozzon di BrentaSALITA:
Si sale per fessura/diedro, che piega lievemente verso sinistra (il primo tiro presenta V e poi IV), per poi proseguire su una placca (III e IV+) che conduce al soprastante e lungo diedro verticale.
Si sale lungo tutto il diedro scalando per circa 5 lunghezze di corda fino dove si chiude (III e IV+, brevissimo tratto di V in placca). Qui si traversa qualche metro a sinistra e, con un- altra lunghezza di corda, si sale fino a raggiungere la prima lunga cengia che taglia la parete.
Da questa sosta bisogna spostarsi leggermente a sinistra e, in prossimità di un chiodo, salire una sorta di torre staccata con un unico tiro di corda (V- molto bello).
Si raggiunge un camino lievemente inclinato verso sinistra che si risale completamente con due lunghezze di corda (IV+). Il camino nella parte alta presenta un caratteristico masso incastrato che forma una sorta di -finestra. Sopra il camino si trova la seconda cengia situata alla base delle due caratteristiche strisce nere parallele che segnano la parete del Crozzon.
La via prosegue sulla striscia di destra (faccia a monte). l'arrampicata ora si fa più sostenuta. Dalla cengia spostarsi circa 5m verso destra e attaccare quindi una fessura/lama obliqua che sale verso sinistra per sostare quindi (di solito) su una cengia con chiodo (V+ sostenuto). Si sale ora, diritti, per 2 lunghezze, superando un diedro (V) e poi un tettino (V) dopo il quale, spostandosi lievemente verso sx, si supera una placca (IV+) e si raggiunge una terrazza detritica situata circa 15m sotto un evidente grande tetto (qui bisogna fare attenzione a non farsi ingannare da diversi chiodi posti più a destra e che sono fuori via!).
Dalla terrazza si sale per 5m fino ad un-esile cengia da dove bisogna traversare per circa 4m a destra e quindi salire su parete nera obliquamente verso sin (V+) e raggiungere il diedro (V-) situato subito a destra del grande tetto presso una nicchia.
Dalla nicchia si esce a destra (V-) e si sale per 40m (IV) e quindi si obliqua leggermente a sinistra per raggiungere e salire un altro diedro, sopra il quale si raggiunge un terrazzino.
Qui la parete si inclina e le difficoltà si abbassano. Si sale per circa 50m per portarsi presso una terrazza con nicchia rossastra.
Ci si trova ora sotto una fascia di rocce nere ripide, di circa 80m. Per superarle bisogna aggirarle verso destra salendo per circa 40-50m (IV); è possibile aggirarle anche verso sinistra.
Si prosegue quindi direttamente per altri 40m fino a trovarsi su rocce facili. Da qui si sale diretti senza via obbligata (sfasciumi e rocce rotte) per circa 170m e si giunge sulla cima con il suo caratteristico bivacco (Bivacco Castiglioni).
RIENTRO:
Il rientro avviene per la -via normale lungo la cresta sud. Si tratta di un percorso che non presenta elevate difficoltà tecniche (II) ma che richiede dimestichezza in ambiente di misto e di cresta visto che bisogna muoversi su roccette, paretine e canalini spesso ghiacciati sia in salita che discesa.
Il percorso è -segnato dai passaggi e dalla presenza di ometti. Tuttavia può creare grossi problemi in caso di scarsa visibilità . Quindi affrontatelo concentrati ed attrezzati; qui vengono utili il martello piccozza ed i ramponcini. Dalla cima del Crozzon fino alla Tosa mettere in conto almeno 2 ore.
Dalla vetta (Crozzon di Brenta, cima nord - Bivacco Castiglioni) si scende per ripida parete nel primo profondo intaglio posto fra la Cima Nord e la Cima di Mezzo del Crozzon (II; si può effettuare una corda doppia - 15m).
Per cenge si esce brevemente verso destra (Ovest) in direzione dello spigolo della Cima di Mezzo del Crozzon. Per cresta si sale in vetta con difficoltà di II (Cima di Mezzo del Crozzon - 3128m).
Si prosegue in direzione sud scendendo al secondo intaglio posto fra Cima di Mezzo e Cima Sud del Crozzon. Qui ci si sposta poi per qualche metro a sinistra sulla ripida parete e quindi si sale diritti alla sommità della Cima Sud o Prima Cima del Crozzon (difficoltà II e I).
Si scende ora per rocce gradinate e rotte all'intaglio successivo (intaglio stretto) e, per un canalino nevoso, ci si abbassa di circa 50m a destra verso una stretta cornice che permette di uscire sullo spigolo e di continuare al di là per una cengia (talvolta neve-ghiaccio).
Si risale brevemente e si traversa orizzontalmente sul lato Ovest e ci si porta sopra la forcelletta che divide i massicci del Crozzon di Brenta e della Cima Tosa.
Si scende alla forcelletta, caratterizzata da un -gendarme. Si risale sul versante Ovest per circa 20m lungo un canale ghiacciato e quindi si traversa a destra su cengia per circa 40m fino a portarsi sulla piccola spalla dello spigolo che scende da una torre.
Si risale lo spigolo per circa 80m fino quasi a raggiungere la sua cima. Subito sotto la cima della torre si va destra per cresta fino a raggiungere l'ultimo intaglio. Qui si supera una paretina di circa 15m e si esce sulla neve della calotta sommitale della Cima Tosa (ore 2 dal bivacco Castiglioni).
Dalla cima della Tosa si scende in direzione Sud-Est lungo la normale (ometti e tracce). Con una doppia si supera una fascia rocciosa caratterizzata da un camino (III-) alto circa 25m e si guadagna la ferrata Livio Brentari (segnavia 358) lungo la quale si raggiunge il Rif. Pedrotti, la Bocca di Brenta e quindi il rifugio Brentei (sentiero 318).
Copertura cellulare:Segnale presente quasi ovunque (TIM).
Pagina realizzata da Omar Oprandi