Accesso - Cima delle Mandrie - dallo Spallone SudEntrare in Val di Rabbi da Malè, prima dell'abitato di Pracorno (855m) girare a destra (indicazioni) per Ingenga e Cagliari.
Alla chiesa di Pracorno girare nuovamente a destra e salire a destra della stessa, non ci sono indicazioni.
Al bivio successivo per Cagliari-Ingenga (930m), dopo aver attraversato la Val Cavallaia, continuare in salita diritto per Ingenga, lungo la strada asfaltata.
Superare una serie di tornanti e continuare a salire seguendo la strada asfaltata andando a parcheggiare la macchina dove possibile e più in alto possibile. I posti auto, lungo la strada, sono pochi; spesso si parcheggia al tornante a sinistra a quota 1233m
Con neve a bassa quota si superano i 6 tornanti della strada e se la neve lo permette si può parcheggiare (1100m), dove possibile (posti auto rari), e partire con gli sci. Si riescono a concatenare i vari prati, a monte di Ingenga, che permettono l'accesso ai Masi di Plaz e successivi Masi di Sopra (1397m) da dove si riprende la strada.
Descrizione - Cima delle Mandrie - dallo Spallone SudPREMESSALa parte bassa dell'itinerario ha un'esposizione Sud-Est, Sud; questo pregiudica la durata dell'innevamento. Spesso è possibile alzarsi in quota per il fatto che la strada viene quasi sempre pulita per rendere accessibili i masi.
l'itinerario è stato messo in partenza presso i Masi di Sopra (1397m) perchè sovente la parte bassa dei prati è priva di neve o permane per poco tempo e quindi si deve salire con l'auto più in alto; inoltre questa parte di percorso è intuitiva e visibile nel tratto di strada che si percorre tra Malè e Pracorno.
Partendo a monte di Ingenga si fanno circa 270m di dislivello in più.
SALITAPartenza dai Masi di Sopra (1397m).
1. Dal gruppo di case dei Masi di Sopra la strada dopo un primo tratto in traverso, quasi pianeggiante, verso Nord attraversa la Val Cavallaia ed inizia a salire.
2. Si passa presso due baite (Masi Bretoni 1455m) e dopo la seconda, a destra, parte la strada che sale a Malga Cortinga di sotto. Cartello sat. Girare a destra e salire per questa strada che permette di rimontate il ripido versante alberato di accesso alla malga. Non seguire il sentiero 117 più stretto e scomodo.
3. La strada, da qui sempre in salita ripida, continua diritta fino al torrente di Val Pradazzi (toponimo su cartografia PAT, Val Pradacci toponimo su cartografia Tabacco, quota 1600m). Tornante a destra e dopo circa 5- si passa presso il bivio col sentiero Sat 117 e cartello di divieto di transito agli autoveicoli. Sempre diritto in salita.
4. Dopo una serie di curve ravvicinate, tornante a sinistra e dopo 60-70m si apre a destra un prato che sale ripido (1660m). Si può proseguire per strada oppure tagliare per il prato (consigliato in discesa).
5. A quota1785m si incrocia nuovamente la strada se si sale dal prato oppure si arriva al culmine del prato salendo. Bivio con altra strada proseguire a sinistra ancora su strada e dopo aver attraversato un piccolo torrente si abbandona nuovamente la strada e risalendo un prato con pendenza sostenuta, sulla destra, si arriva alla malga Cortinga di Sotto a quota 1909m (visibile già dalla strada).
6. Alla malga passare tra la stalla e la casa a destra (Sud-Est).
7. Sul retro si trova una stradina che si percorre fino ad arrivare in vista di una croce isolata posta in direzione di malga Cortinga di sopra (Nord).
8. Passare dalla croce e, in direzione Nord, con tratto a mezza costa nel prato si punta alla piccola valle a destra della malga. Salendo si trovano alcune stradine che portano in quella direzione.
9. Attraversare la valle nei pressi della malga e raggiungere gli edifici della Malga Cortinga di sopra (2059m).
10. Si piega a destra e si prosegue in salita, con la malga alle spalle, lungo l'evidente solco vallivo che sale in direzione Nord-Est.
11. Rimanendo al centro della valle si compie un ampio giro verso sinistra cambiando progressivamente la direzione di salita da Nord-Est a Nord ed in fine a Nord-Ovest fino ad arrivare ad una serie di -gobbe al centro della valle a quota 2300m circa. Qui c-è il bivio per Cima Lainert, a destra e
Cima delle Mandriea sinistra.
12. Piegare a sinistra in direzione Ovest ed affrontare, dopo un tratto pianeggiante, il ripido pendio che permette di rimontare lo spallone Sud. Il pendio che si va ad affrontare presenta un tratto centrale con pendenza attorno ai 35°. Sono presenti rododendri e rocce spesso affioranti. Massima attenzione e valutare attentamente le condizioni prima di salire lungo questo tratto.
13. Terminato il tratto ripido ci si trova sull'ampia dorsale che funge da spartiacque tra la Vallalta e l'anfiteatro a Sud-Est di cima delle Mandrie appena salito.
14. Risalire la dorsale rimanendo sul suo culmine o poco più a sinistra, a seconda dell'innevamento, in direzione Nord-Ovest fino alla base del tratto finale più ripido già visibile durante la salita.
15. Arrivati a quota 2520m circa, poco sotto la croce di vetta oramai ben visibile, si affronta un breve tratto (circa 30m) con pendenza attorno ai 40° non sempre percorribile con sci ai piedi e rampant a causa della sua conformazione. Si rimonta questo tratto sci in spalla per poi rimetterli ai piedi e percorrere gli ultimi metri fino alla croce di vetta della Cima delle Mandrie (2583m).
DISCESA16. La discesa, nella parte alta, presenta un-infinità di variabili a seconda del tipo di neve e quantità presente. Si può ritornare seguendo l'itinerario fatto all'andata oppure scendere, se si è ottimo sciatore (OS) uno dei numerosi canalini (vedi FOTO) che ritornano nell'anfiteatro percorso in salita. A voi la scelta ma con prudenza.
17. La parte bassa dell'itinerario, da Malga Cortina di sopra in giù, segue l'itinerario di salita.
DISCESA: Canalino a destra della cima.
Difficoltà : OS 45° 20m
Con neve sicura.
Questa variante di discesa affronta il primo canalino a destra della cima guardando da valle. Si segue la cresta in direzione Nord e poco prima che inizi a scendere parte sulla destra il canalino. Girare a destra e seguire il bel canale (sono due paralleli separati da un tratto roccioso) di destra che scende alla base delle pareti della cima, nell'anfiteatro.
l'ingresso presenta circa 20m con pendenza attorno ai 45° poi scende a 40° e una volta usciti dalle rocce degrada a zero.
Per coloro che non vogliono affrontare il tratto a 45° c-è la possibilità di scendere alla biforcazione della cresta ed entrare nel canale con una pendenza di poco inferiore ai 40° per poi proseguire come descritto qui sopra.
Vedi FOTO.
DISCESA: Canalino a sinistra della cima.
Difficoltà : OS 50° 20-25m
Con neve sicura.
Questa variante di discesa affronta il primo canalino a sinistra della cima guardando da valle. Con le spalle alla croce si può iniziare subito la discesa poco a valle della croce immettendosi nel canalino affrontando un primo tratto di circa 20-25m con pendenza attorno ai 50° non sempre innevato a causa del vento e dell'esposizione Sud-Est. Oppure si può scendere di qualche metro di dislivello ed entrare più in basso cosଠfacendo si evita il tratto più ripido e si prosegue con pendenza variabile a seconda della neve tra i 45°-40° fino a degradare nel bacino a valle delle pareti rocciose.
Copertura cellulare:Segnale buono per il 99% del percorso (rilevazione rete Tim).
Note:La salita lungo la strada a monte di Ingenga non sempre è ottimamente pulita dalla neve, soprattutto nel tratto compreso tra la fine dei 6 tornanti ravvicinati ed i Masi di Sopra a causa dell'esposizione e delle piante. Si consiglia di portare le catene che possono essere indispensabili per salire e soprattutto scendere con l'auto.
Spesso il tratto di salita fino a poco dopo malga Cortinga di sotto è già battuto perchè in comune con la più facile e frequentata Cima Lac, classica della zona.
A causa della conformazione del versante e della fitta vegetazione è sconsigliato tagliare per il bosco o su sentiero 117 dopo il prato più basso sotto malga Cortinga di sotto che termina a quota 1660m. Da questa quota in giù (primo prato salendo) è più vantaggioso seguire la strada fino ai Masi di Sopra e poi o per prati o per strada ritornare alla macchina.
La gita è stata considerata BS perchè il tratto con pendenza attorno ai 40° è ridotto (30m circa) e quindi superabile agevolmente sia in salita che in discesa a piedi.
A causa della conformazione del pendio e della pendenza (breve tratto a 35°, il resto a 30°) che permette il passaggio dall'anfiteatro a Sud-Est di Cima delle Mandrie alla sommità dello spallone Sud non sempre è possibile salire in vetta. Valutare con attenzione la stabilità del manto nevoso in questo tratto.
Per coloro che amano canali e canalini c-è la possibilità anche di risalire gli stessi oltre che scenderli rendendo questa gita più interessante ma anche più impegnativa.
Nelle vicinanze si trovano anche Cima Lac e Cima Lainert fattibili in un-unica uscita per i più allenati sono circa 1600m di dislivello in salita complessivo concatenando le tre cime.
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