Accesso - Sentiero attrezzato G. Bertotti - ChegulDa TrentoAbbandonare la strada statale della Valsugana seguendo le indicazioni per Cognola, inizialmente e poi Povo. Si passa presso il centro del paese e si prosegue in salita in direzione del p.so Cimirlo (733m). Al passo girare a destra (indicazioni) e percorrere la strada per Maranza. Circa 1 km dopo il passo si incontra, dove la strada spiana, un parcheggio a sinistra (loc. Colmo 812m). Si può parcheggiare qui oppure percorrere altri 150m e parcheggiare negli spazi a destra della strada nei pressi del bivio col sentiero Sat 427 (cartello). Lungo la strada sono presenti circa 5-6 posti auto.
Descrizione - Sentiero attrezzato G. Bertotti - ChegulPer una panoramica del percorso vedi foto 22 in fotogallery.
1. dal bivio col sentiero Sat 427 si continua diritto in direzione del rif. Maranza per circa 70/80m fino al cartello che indica l'inizio del sentiero nr. 418.
2. girare a sinistra ed iniziare la ripida salita nel bosco. Dopo circa 5--10- di salita si incontra un altro incrocio, proseguire diritto (segni Sat).
3. la salita prosegue tra gradoni e massi sempre ripida fin sotto le pareti che discendono dalla croce del Chegul.
4. arrivati sotto una parete rocciosa, appoggiata, si risale alla sua destra il pendio con alcuni tornanti ravvicinati. Si piega a sinistra e si attraversa, con una cengia, l'intera parete in direzione del pinnacolo posta sulla cresta.
5. raggiunta la cresta girare a destra e salire lungo la stessa fin dove il percorso si allontana, spostandosi a sinistra, dalla cresta ed entrando nuovamente in area boscata permette di arrivare al libro delle firme.
6. superato il libro si entra in un canalone boscoso e lo si risale fino in cima. Si gira a destra e con altro tratto boscoso si arriva ad un passaggio obbligato tra due rocce.
7. breve tratto di sentiero su cengia panoramica e nuovamente nel bosco si sale fino ad arrivare alla base di una parete rocciosa.
8. seguire il cavo metallico che con 30m circa di salita porta alla base della scala metallica alta circa 12-15m.
9. superata la scala si prosegue lungo un tratto con corrimano (fune metallica in vita) e successivamente nel bosco fino alla Croce del Chegul (1263m); spettacolare balcone sulla città .
10. dalla croce si prosegue in direzione Est e dopo circa 5- si arriva al pittoresco ponte sulla spaccatura della roccia.
11. oltrepassato il ponte il sentiero scende in un avvallamento 10- circa per poi risalire nel bosco di faggio fino ad un cartello Sat posto su una stradina di esbosco. Girare a sinistra sempre in salita.
12. si percorre la stradina ed in 10- si arriva al bivio in loc. Spiaz de le Patate (1310m). Proseguire in salita verso destra.
13. la stradina porta in 10- alla località Stoi del Chegul, caratteristico gruppo di -case ricavate dalle vecchie postazioni di guerra scavate nella roccia e posta sotto la cima del Chegul.
14. sulla destra della parete rocciosa si trova una scala in legno, salire e proseguire diritto una volta in cima fino al punto panoramico su Pergine e la Valle dei Mocheni (panchina e postazione di guerra).
15. ritornati in cima alla scala proseguire sul sentierino che passa sopra la parete di roccia e porta alla panchina posta in cima al Chegul (non ha panorama a causa delle piante attorno alla cima).
16. scendere dal lato opposto, continuando col sentierino, e riprendere, una volta ritornati sulla strada percorsa in salita, la discesa ritornando al bivio in loc. Spiaz de le Patate (1310m). Continuare diritto in discesa per Prà de Stelar (0,30').
17. il sentiero di discesa scende con numerosi tornanti fino ad arrivare ad una radura (cartello) da dove entra da destra una stradina sterrata che scende diritta. Andare diritto in discesa.
18. dopo circa 100m si trova un altro bivio, nei pressi di un prato ed una postazione di guerra (cartello per Borino). Girare a sinistra ed abbandonare la strada.
19. il sentiero scende ripido costeggiando una serie di manufatti della I Guerra Mondiale e dopo una curva a destra si trova il cartello (10-), nei pressi di una piccola vasca di acquedotto, che indica l'inizio del sentiero nr. 427.
20. girare a sinistra. Dopo un primo tratto pianeggiante il sentiero inizia a salire per circa 15- e poi nuovamente in discesa per un tratto molto ripido e scivoloso se bagnato.
21. Al termine del tratto ripido si incontra un sentiero che proviene dal p.so Cimirlo e diretto al rif. Maranza. Proseguire diritto in discesa e dopo circa 5- si arriva alla strada per Maranza, nei pressi della macchina.
DISCESA:
Fonti dei Gai
Arrivati alla loc. Stoi del Chegul si può decidere di proseguire, diritto sulla strada, portandosi al bivio tra il sentiero nr. 413 ed il nr. 411. Dal bivio tra le tre strade scendere a destra (cartello) e proseguire in discesa su strada sterrata fino ad arrivare alle Fontana dei Gai (1113m), da dove la strada continua a scendere sterrata fino alla loc. Castelet e Belvedere. Dalla loc. Castelet girare a destra e proseguire lungo la strada asfaltata per Maranza che in piano riporta al punto di partenza.
Questa variante è molto più lunga ma con pendenze più dolci del ritorno descritto nell'itinerario e quindi valutare bene se intraprenderla o meno.
Copertura cellulare:Il percorso è coperto per tutta la sua lunghezza (rilevazione rete Tim)
Note:Itinerario privo d-acqua, con sentieri ripidi sia in salita che in alcuni tratti della discesa. Attenzione l'autunno agli scivoloni a causa delle numerose foglie. I tratti ripidi del sentiero presentano gradoni che rendono difficoltosa la salita per i bambini più piccoli di statura.
Si rammenta di effettuare la salita con i bambini rispettando le norme di sicurezza per la progressione in ferrata.
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