Accesso - Via Ferrata Giulio GabrielliDalla Valsugana
Uscire dalla superstrada della Valsugana seguendo le indicazioni per Strigno/Tesino. Passare dal centro di Strigno e proseguire per Pieve e Castello Tesino. Arrivati a Pieve Tesino girare a sinistra per Val Malene. Entrati in Val Malene proseguire seguendo le indicazioni per Malga Sorgazza/Cima d'Asta. Parcheggiare nei pressi di Malga Sorgazza.
Descrizione - Via Ferrata Giulio GabrielliSALITA
1. Dal parcheggio presso malga Sorgazza (1450m) si segue la strada sterrata che, sulla sinistra, costeggia il piccolo lago artificiale (divieto di transito agli autoveicoli). Al termine del lago c'è un cimitero di guerra.
2. Proseguire oltre il cimitero di guerra e continuare, con la strada sterrata, in salita fino ad arrivare alla stazione a valle della teleferica del rifugio O. Brentari di Cima d'Asta (loc. Teleferica Brusà 1647 m - 40').
3. Passare di fianco alla casetta e 20m dopo si trova il bivio con il sentiero 327 che sale al rifugio (cartello). Si abbandona la strada sterrata che sale a Forcella Magna.
4. Il sentiero sale per un breve tratto nel bosco costeggiando un torrente fino ad un ponticello che ne permette l'attraversamento. Si prosegue per un breve tratto in discesa riportandosi verso il centro della valle alternando tratti su terreno e ponticelli che permettono di attraversare agevolmente i vari torrenti che scendono dal versante di sinistra.
5. Si percorre in salita il Bualon di Cima d'Asta rimanendo sulla sinistra della valle fino ad arrivare sotto le pareti di cima Tellina.
6. Il bivio tra il sentiero Sat 327 e 326 si raggiunge percorrendo alcuni tornanti in salita (quota 2000m - 1.40 ore). Girare a sinistra in direzione di Forcella Magna (segnavia 326).
7. Si continua in piano ed in discesa per poi riprendere a salire in direzione di una forcella con salita ripida. Si prosegue poi in direzione Ovest sino ad arrivare ad una stradina militare, bivio tra sentiero 326 e 375 (cartello, quota 2230m - 2.20 ore).
8. Proseguire in salita lungo la stradina militare. Alla tabella rossa che indica percorso attrezzato proseguire diritto (no a destra per traccia di sentiero con muretti).
9. La salita prosegue su stradina militare ben conservata e sentiero in direzione di Cima Tellina.
10. Si passa pochi metri sotto la cima (2300m) che può essere raggiunta con traccia di sentiero, si prosegue in direzione Nord-Est verso una forcella. Il sentiero passa sul lato Nord della Cresta di Socede fino ad arrivare alla base di alcuni salti di roccia (segni Sat alla partenza del tratto attrezzato).
FERRATA
11. Una volta imbragati si risale il trattato attrezzato di circa 60m con un bel passaggio di uscita nel canalino che permette l'accesso ad un'altra forcella.
12. Una volta scollinato si prosegue in discesa sul lato Sud-Est della Cresta di Socede fino ad un altro punto di passaggio sul lato Nord.
13. Una volta tornati sul lato Nord, in salita, si arriva alla base di un'altra parete rocciosa questa volta verticale. Si superano le tre scale costruite con staffe conficcate direttamente nella roccia (40-50m).
14. Terminate le scale ed un breve tratto con cordino il sentiero prosegue in direzione di cima Col Verde superando il versante erboso con esposizione Sud-Ovest.
15. Giunti a quella che sembra la cima, una volta usciti dal tratto attrezzato, si prosegue poco sotto la cresta con esposizione Nord. Si devono superare alcune roccette senza protezione (attenzione con ghiaccio e neve in primavera-autunno) e poi per ghiaioni si giunge in cima (4.00 ore). Nell'ultimo tratto di salita alla cima non c'è percorso obbligato ma si sale tra segno e segno tra pietre ed erba. Si può ammirare la conca del rifugio O. Brentari di Cima d'Asta e l'omonimo lago (a destra).
DISCESA
16. Dalla cima Col Verde (2566m) si scende sul versante opposto della salita. Per facili roccette sul filo di cresta si scende all'evidente passo Socede (2516m - 4.05 ore).
17. Si costeggia il muro presente al passo e, superato il cartello che indica il bivio con il sentiero Sat nr. 380b, si continua in piano e poi discesa in direzione del lago (2450m - 4.20 ore).
18. Il rifugio O. Brentari di Cima d'Asta si raggiunge dopo un breve tratto di salita dal lago (2476m - 4.25 ore).
19. Dal rifugio ritornare al lago e qui girare a sinistra seguendo le indicazioni per il sentiero Sat 327 (cartello).
20. Il sentiero scende in direzione del Bualon di Cima d'Asta rimanendo a sinistra dell'emissario del lago di Cima d'Asta.
21. Si scende fino ad arrivare al bivio tra il sentiero 327b e 327 a quota 2380m poco prima di un traliccio della teleferica. Fin qui la discesa è agevole tra grossi massi granitici (4.40 ore).
22. La discesa può proseguire in due modi: o proseguendo diritto sul sentiero 327 chiamato, sul cartello, Lastoni e considerato difficile che taglia diritto le Laste di Cima d'Asta (placconate granitiche che richiedono una buona abitudine all'aderenza vista la loro inclinazione e sconsigliate in discesa con il bagnato) oppure seguendo il 327b chiamato Trodo dei Aseni che con un ampio giro verso sinistra evita il passaggio sulle Laste di Cima d'Asta.
23. I due sentieri si ricongiungono alla base delle Laste o Lastoni di Cima d'Asta presso la Baita dei Pastori - ruderi (2131m - 5.10 ore con entrambe i percorsi).
24. Si prosegue la discesa su sentiero più agevole fino al bivio con il sentiero 326 percorso all'andata (2000m - 5.20 ore).
25. Continuare in discesa seguendo l'itinerario di salita percorso all'andata fino a malga Sorgazza (1450m - 6.40 ore).
SALITA:
Sentiero 380 per Forcella Magna.
Arrivati alla teleferica del rifugio Cima d'Asta (1647m) proseguire diritto per Forcella Magna (sentiero 380) e salire fino alla Forcella (2000m - 2.10 ore). Girare a destra poco dopo Forcella Magna abbandonando il segnavia 380 e proseguendo sul sentiero (stradina militare ben conservata) numero 326. Si prosegue in salita fino ad arrivare al bivio con il sentiero 375 descritto al punto 7 (2230m - 2.40 ore).
Copertura cellulare:Il percorso non è coperto salvo in sporadici punti (rilevazione rete Tim)
Note:Nel complesso una lunga camminata con due brevi tratti un po' tecnici in ferrata, bella l'uscita dal primo tratto attrezzato. Attenzione in primavera-autunno possibile ghiaccio e neve presente sul freddo, anche d'estate, versante Nord. Entrambi i tratti attrezzati sono esposti a Nord.
Evitare assolutamente la discesa per il sentiero 327 nel tratto Laste o Lastoni di cima d'Asta e Baito dei Pastori con neve, ghiaccio, pioggia o con bagnato in generale, possono diventare molto pericolosi.
Non sono presenti punti di rifornimento per acqua una volta abbandonati i torrentelli presenti dopo la teleferica e fino al rifugio. Sotto il rifugio in discesa ci sono numerosi torrenti dove recuperare acqua se necessario.
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23/06/2016 13:11 - gino
giro completo fatto domenica 19/6/16 visto che al sabato ha aperto rif. Brentari.Percorso interessante,ferrata simpatica(ma niente di particolare) rimessa a nuovo di recente,canale di neve alla base dei fittoni unica precauzione da osservare nel protrarsi dellinverno,simpatica compagnia in ferrata di un camoscio. Arrivati al rif.alle 12,30 che nevicava una buona fetta di strudel e giu a malga sorgassa x i lastroni sotto la pioggia fino a;lla macchina.
giro da farsi......
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