Accesso - Giro del Brenta Centrale - Sentiero Orsi Raggiungere Sant-Antonio di Mavignola, che si trova tra le note località turistiche di Pinzolo e Madonna di Campiglio.
Salendo da Pinzolo, dopo la retta che attraversa il paese, superato un piccolo ponte, si imbocca sulla destra la via Val Brenta (indicazioni).
Si percorre la strada per 2,5-3 km dapprima pianeggiante e poi in discesa che si inoltra in Val Brenta.
Giunti all'ex-bar, locanda di Plaza si prosegue sulla strada che conduce dapprima all'ex-vivaio forestale di Val Brenta e poi continuando seguendo le indicazioni, fino al bivio tra la strada forestale della Val Brenta (con divieto) e Val d-Agola. Qui si parcheggia.
Descrizione - Giro del Brenta Centrale - Sentiero Orsi 1. Dal bivio seguire la strada forestale della Val Brenta, (con divieto e sbarra - segnavia SAT 323 fino ai Brentei); si attraversa un ponticello, si transita attraversando la radura nei pressi della Malga Brenta Bassa e si prosegue verso Est in piano e leggera salita fino alla stazione di partenza della teleferica del Rif. Brentei (1350m).
2. Si abbandona la strada e si prosegue per sentiero che sale con alcuni zig-zag la Scala di Brenta (salto roccioso che sbarra la testata della valle) e continuando con alcune faticose serpentine si giunge al bel ripiano superiore della Val Brenta (FOTO 1).
3. Si attraversa in piano in direzione Est ed in breve si giunge al Baito di Brenta Alta (1670m), contornato dal pascolo e con spettacolare vista sul Crozzon (FOTO 2). Si continua seguendo i segnavia SAT 323 dapprima in piano, poi in salita; si incrocia la diramazione a sinistra del sent. Violi (1970m), e quindi con alcuni zig-zag si guadagna il terrazzo su cui sorge il rifugio Brentei (2182m), con bellissima visuale su Tosa e Crozzon, separati dal canalone Neri (FOTO 3).
4. Al rifugio si imbocca il sentiero in direzione Bocca di Brenta, segnavia SAT318, si transita davanti ad una piccola cappella, per poi addentrarsi sulla destra orografica della Val Brenta Alta. Si continua in leggera salita ai piedi di alcune spettacolari guglie del Brenta, tra cui la Torre Prati, il Bimbo di Monaco, il Campanil Alto e Basso (FOTO 4).
5. Giunti alla testata della Val Brenta, chiusa tra le pareti della Brenta Alta, Bassa e Cima Margherita, si mette piede e si attraversa il piccolo nevaio (o quel che ne resta), per poi superare agevolati dalla corda metallica un salto di facili rocce intervallate da cengette detritiche. In breve, superando un altro piccolo nevaio (FOTO 5) ed il dislivello rimanente (sulla sinistra vi è l'inizio della via delle Bocchette Centrali) si arriva alla Bocca di Brenta (2552m) tra le Cime Brenta Alta e Bassa.
6. Si scende un poco verso Est e si imbocca un evidente cengia (FOTO 6) che conduce al vicino rifugio Pedrotti. Dal rifugio Pedrotti si scende in direzione nord (FOTO 7) verso la Val delle Seghe; poco dopo aver transitato davanti al rifugio Tosa (2439m), si giunge al bivio di partenza del sentiero Orsi (SAT 303) (FOTO 8).
7. Si segue il sentiero Orsi dapprima in discesa in un canalino tra le rocce, poi in piano attraversando i ghiaioni ed i terrazzi erbosi alla base del versante est di Cima Brenta Alta, con magnifica vista sulla Val delle Seghe (FOTO 9).
8. Ora sempre in direzione est ci si appresta alla Busa degli Sfulmini (o Massodi) con splendida vista sulla superba parete nord di Cima Brenta Alta (FOTO 10) e sugli splendidi versanti est del Campanil Basso e Alto (FOTO 11).
9. Si attraversa sempre in direzione nord la parte inferiore della conca, si doppia una spalla della Cima degli Armi (FOTO 12) e con leggeri sali-scendi si tocca la Busa del Castellaz (o degli Armi 2450m) con nuova amplia splendida vista sulle cime che la contornano (FOTO 13).
10. In leggera ma costante ascesa si attraversa la conca e si perviene alla sella tra Punta Iolanda e Punta Mezzana dove ha inizio la cengia rocciosa chiamata Sega Alta (2620m) (FOTO 14); grandiosa visuale verso il sottogruppo della Gaiarda e Altissimo ed il solco della Val Perse.
11. Si percorre in piano la facile cengia attrezzata con corda metallica. Terminata la cengia si scende con alcune svolte per un centinaio di metri di dislivello (alcuni tratti attrezzati) per poi attraversare verso nord alla base dell'imponente parete est di Cima Brenta; questo tratto è da prestare attenzione: alcuni metri sono di terreno friabile, e potrebbe esserci qualche scivolosa chiazza nevosa.
12. Si giunge alla base del canalone che conduce alla Bocca di Tuckett. Faticosamente seguendo il sentiero (indicazioni) si risale in direzione ovest il canalone per ghiaioni instabili e/o per nevaio, a seconda delle condizioni, e si raggiunge cosଠla Bocca di Tuckett (2648m); nella parte alta è presente una corda fissa metallica a ridosso delle rocce della parete Sud-Est di Cima Sella.
13. Verso ovest si scende per la rampa nevosa (FOTO 15) della Vedretta di Tuckett (attenzione a fine stagione e/o con poca neve e ghiaccio affiorante, eventualmente prevedere l'impiego di ramponi). Tenendosi a destra, giunti alla base della Vedretta (FOTO 16), sulla destra si scorgono facilmente gli ometti e la traccia di sentiero che si segue per giungere ai rifugi Tuckett e Q. Sella (2272m). Nuove splendide visuali sulle cime circostanti, in particolare sul versante nord di cima Brenta.
14. Si segue in discesa il sentiero con segnavia SAT 317, e si avvalla gradevolmente al rifugio Casinei, tra prati e rocce, rododendri e larici per poi entrare nel bosco (FOTO 17).
15. Dal rifugio Casinei è possibile scendere direttamente per il frequentato sentiero SAT 317 al parcheggio di Vallesinella. Qui si descrive e si consiglia di seguire il sentiero alternativo 317bis, leggermente più lungo ma che permette di transitare ed ammirare le Cascate Alte di Vallesinella, sorgenti carsiche particolarmente suggestive a inizio stagione. All'altezza del rifugio Casinei si diparte sulla destra il sentiero 317bis che in leggera discesa attraverso il bosco in direzione nord-est con amplia curva conduce al limite inferiore del pascolo della Malga Vallesinella di Sopra.
16. Al bivio nei pressi della malga si svolta a sinistra (si abbandona il SAT 317 bis) seguendo le indicazioni per le Cascate Alte; si percorre il suggestivo e rilassante sentiero che avvalla attraverso ponticelli e scalette alla base delle cascate.
17. Lasciate le cascate in breve si giunge alla forestale che con un leggero su e giù, superata la stazione di partenza della teleferica del rifugio Tuckett, conduce al parcheggio di Vallesinella.
18. Si attraversa il parcheggio e appena dopo aver imboccato la strada asfaltata che porta a M. di Campiglio si svolta a sinistra e si prende la mulattiera che conduce alle Cascate di Mezzo (indicazioni).
19. Giunti nei pressi del bar, anzichà© proseguire sulla mulattiera, si transita davanti al bar e ci si porta su sentiero alla base delle Cascate di Mezzo (sentiero SAT 381).
20. Si attraversa in direzione sud la base delle Cascate di Mezzo (FOTO 18) e seguendo il sentiero si avvalla dolcemente in mezzo ai boschi fino ad incrociare una strada forestale.
21. Si segue in discesa la forestale che in breve riporta a Malga Brenta Bassa (FOTO 19) ed al punto di partenza.
Il sentiero O. Orsi collega la Bocca di Brenta con la Bocca di Tuckett percorrendo il versante est della catena centrale del Brenta, risultando un-alternativa più breve e semplice alla Via delle Bocchette. In questo tratto il percorso non si presta a varianti. l'avvicinamento ed il ritorno invece possono essere intrapresi per differenti percorsi sia dal versante ovest (Campiglio) sia dal versante est (Molveno), come in traversata o concatenando altri percorsi sfruttando la fitta rete di sentieri e ferrate che solcano questa parte di Brenta o prevedendo il pernottamento nei vari rifugi della zona.
Copertura cellulare:Buona copertura con tim
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