Accesso - Adrenalina Bike Tour - Riva d. Garda Rif. PerniciRaggiungere Riva del Garda attraverso la SS45bis provenendo dalla Valle del Sarca oppure lungo la SS240 arrivando da Rovereto A22. E- conveniente lasciare l'auto al parcheggio in zona ex ospedale (proprio nei pressi della rotonda - il punto di partenza) o portarsi in zona fieristica (nord-ovest del paese).
Descrizione - Adrenalina Bike Tour - Riva d. Garda Rif. Pernici1. L'itinerario prende le mosse dalla rotonda di Riva del Garda dove ci si avvia lungo la strada statale 45 bis in direzione di Limone. Al km 1.30, in corrispondenza dell'inizio del primo tunnel che si incontra, sଠdevia a destra e si imbocca l'evidente strada panoramica del -Ponale.
2. Si risale per la bellissima strada che offre sensazionali panorami sul lago di Garda e sul paese di Riva. Il percorso taglia nettamente i fianchi dei contrafforti rocciosi di Cima Capi che chiudono il lago a Nord-Ovest. Se da una parte abbiamo le alte pareti, dall'altra si apre la visuale del grande bacino del Garda che in questo tratto è caratterizzato da un blu particolarmente intenso.
3. La -Ponale permette di guadagnare quota in un alternarsi di gallerie e panorami incredibili che rendono unico questo tratto di strada ciclabile ormai famoso in tutta Europa.
4. Dopo il tratto della -Ponale si raggiunge una biforcazione al km 4.06 (234m), in corrispondenza di un tornante a dx; qui si prosegue a sinistra in direzione di Pregasina, piccola frazione abbarbicata sullo scosceso versante occidentale del lago. Si segue questa strada (asfaltata) in un susseguirsi di panoramici tornantini che portano a congiungersi con la strada principale per il paese, proprio in corrispondenza della fine del tunnel al km 5.87 (396m).
5. Proprio qui si piega a destra e si scende comodamente e velocemente attraverso il tunnel. All'uscita dello stesso ci si alza, di slancio, lungo la strada asfaltata che si congiunge con la SS240.
6. Circa 100m prima dell'incrocio con la SS, al km 7.42 (402), si imbocca a sinistra (evidente) la sterrata che funge da ciclabile. La si segue continuamente in salita. La sterrata offre un'alternanza di brevi strappi e divertenti falsopiani. Il percorso è ottimamente tabellato - D01 Lago di Ledro - Sentiero del Ponale() e consente di attraversare l frazione di Prè e quindi Molina di Ledro per giungere sulle rive del suggestivo lago di Ledro - NB: a Prè non fatevi tentare ad andare per le stradine a sx ma attraversate il paese seguendo le indicazioni).
7. Raggiunto il lago presso la rotonda al km 12.06 (678m), si prosegue a sinistra lungo le sponde meridionali dello specchio d'acqua. Si percorre tutta la stradina asfaltata che cinge il lago senza mai distaccarsi dalla riva. Quasi al termine la strada asfaltata si trasforma in un bellissimo percorso sterrato con fondo molto ben battuto e veloce. In questo tratto bisogna pedalare con molta cautela nei periodi di maggior afflusso turistico in quanto sono molte le famiglie che utilizzano il sentiero per effettuare escursioni intorno al lago. Al termine di questa sezione si prosegue sempre seguendo la ciclabile che conduce al termine del lago in prossimità di Pieve di Ledro. Si punta direttamente alla SS240 e, una volta raggiunta (km 17.60 - 670m), all'incrocio si piega a sinistra per seguirla per poche centinaia di metri in direzione di Bezzecca.
8. Prima di raggiungere Bezzecca, ancora sulla SS240 al km 18.33, si svolta a destra in salita sulla strada con indicazioni -Locca, Enguisio, Lenzumo, Rifugio Pernici. La strada sale con un paio di tornanti e conduce velocemente a -Locca. Si attraversa il paese inoltrandosi nella valle di Concei e superando l'abitato di Enguisio.
9. Poco prima di Lenzumo ad una biforcazione al km 20.52 (FOTO) si va a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Pernici. Queste sono posizionate su ogni bivio e sono sempre ben distinguibili. In breve ci si trova presso un'altra diramazione dove si prosegue ancora a destra seguendo sempre le indicazioni per il rifugio Pernici.
10. Qui ha inizio la lunga salita, in gran parte asfaltata, che sale con pendenze anche importanti e fa guadagnare quota velocemente. La strada da seguire è sempre logica e praticamente impossibile da sbagliare. A quota 1400m circa la strada diventa sterrata; si prosegue seguendo sempre le stesse indicazioni. Si raggiunge in questo modo il caseggiato di malga Trat (1502m). Qui si procede lungo la strada sterrata di sinistra con indicazioni per il rifugio Pernici. la strada, inizialmente pianeggiante, si restringe e si inerpica fino a condurre direttamente alla Bocca di Trat (km 29.30 - 1581m). Dal valico, piegando a destra, si raggiunge il visibile e vicino rifugio Pernici (km 29.60 - 1600m).
11. Dopo la meritata pausa al rifugio si ritorna al passo dove, piegando a destra, ci si incanala nelle sentiero-mulattiera n 402. La discesa è tecnica e sconnessa ed in alcuni tratti ripidi presenta un fondo particolarmente smosso dove bisogna disporre di buone braccia e tecnica per rimanere sempre in sella. La discesa è eccezionalmente divertente, con alcuni passaggi che condensano in sè la vera essenza della mountain-bike.
12. Si giunge velocemente ai prati di Malga di Pranzo (km 32.44 - 1038m). Qui si trova un bivio che offre due possibilità :
1) proseguire diritti in discesa lungo la strada che diventa asfaltata (la carreggiata è particolarmente stretta - fare molta attenzione alle macchine che salgono da valle) e raggiungere molto velocemente la località di Campi, caratteristica ed isolata frazione situata a quota 648m, dalla quale, dopo avere ignorato un bivio a destra con indicazioni -Parisi, ad una diramazione posta prima del centro del paese si va a destra (indicazioni mtb) per andare a congiungersi con il segnavia 402 -sentiero della Pinza.
2) andare a destra raggiungere Malga Grassi e seguire per traccia evidente fino a -Campi lungo un tratto molto bello e tecnico. Da Campi si segue a destra il Segnavia 402 -Sentiero della Pinza - Questa è la variante più interessante. (NB: la traccia GPS invece segue la prima ipotesi)
13. Giunti al bivio con capitello posto appena sotto la piccola frazioncina di -Righi (km 38.12) si va a destra sempre seguendo il segnavia 402. Ha ora inizio un tratto particolarmente divertente; si percorre in discesa una mulattiera, a tratti cementata, di eccezionale bellezza che, alternando tratti ripidi e tecnici a sezioni quasi in piano, scende verso Riva del Garda. Il panorama che si apre verso valle è a dir poco fantastico: si domina per intero la conca di Arco e, in conclusione, il paese di Riva del Garda. A quota 200m circa, arrivati ad una diramazione, si può scendere indifferentemente a sinistra (cementata) o a destra per la forestale con indicazioni "Bastione. Questa conduce allo stradino acciottolato che porta al caratteristico (e ben visibile dal basso) Bastione di Riva del Garda. Una volta che ci si è collegati a questo stradino, lo si segue verso sinistra in discesa (a meno che non vogliate salire a visitare il Bastione - 10 min) e con una successione straordinaria di tornantini in mezzo ad ulivi e case si ritorna a Riva del Garda. In quest'ultimo tratto si raccomanda la massima attenzione e il massimo rispetto nei confronti dei pedoni che salgono al Bastione; siate prudenti e ricordatevi di dare loro la precedenza. Nei periodi di maggior affluenza turistica vi consigliamo di non passare per questa strada ma di imboccare, alla biforcazione succitata, la mulattiera cementata che scende sinistra e che evita di transitare per questo trafficato tratto.
14. Al km 43.20 si è di nuovo alla rotonda di Riva del Garda
SALITA: Prati di Brighent.
Giunti in Val di Concei, al paese di Locca è possibile, con deviazione a destra, salire verso la strada che conduce a Bocca di Trat utilizzando la forestale che transita per i Prati di Brighent. Questa la si imbocca quasi al termine del paese di Locca passando davanti alla cappella di San Martino (indicazioni). Seguendola per intero, questa variante porta a ricollegarsi con la strada su descritta verso Bocca di Trat, a quota 1250m circa. A Locca fate attenzione a non incamminarvi lungo la strada forestale che transita alta sopra il lago di Ledro.
Questa scelta rende la salita più faticosa per il fatto di svolgersi su forestale, a volte assai impegnativa.
DISCESA: Bocca di Saval. - MOLTO DIFFICILE
Dal Rifugio Pernici anzichè scendere per la -classica lungo il segnavia 402, si procede dritti in direzione Sud per il sentiero 413 che porta a Bocca Saval posta a quota 1740m. Il sentiero è esposto ed impone alcuni tratti obbligatoriamente a piedi. I tratti pedalabili vanno affrontati con molta attenzione (già qualcuno è precipitato per le scarpate). Il percorso, tuttavia, è estremamente panoramico e vale veramente la pena.
Da Bocca Saval si scende a sx per la traccia che solca Val di Gelos e che si ricongiunge al percorso su descritto in corrispondenza dei prati di Malga Grassi.
Questa variante è assolutamente da evitare con giornate -umide o dopo recenti piogge!!
Copertura cellulare:Ottima con tutti i gestori di telefonia.
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