Accesso - Monte BrugnolDa Trento:
Seguire la SS237 del Caffaro fino a poco prima di Ponte Arche. Prima del paese attraversare a dx il Ponte dei Serbi (indicazioni Molveno Andalo). Salire fino a Villa in Banale dove si gira a sx per Stenico (indicazioni). Raggiungere Stenico e quindi proseguire a dx per Sclemo. Appena prima di Sclemo girare a sx per Sx e parcheggiare nei pressi della bella chiesetta posta all'estremità est della piccola frazione. (38km da Trento).
Dalle Valli Giudicarie:
Seguire la SS237 del Caffaro fino a Ponte Arche dove bisogna girare a sx per S. Lorenzo in Banale, Molveno. Dopo aver attraversato il ponte sul Sarca (entrata Parco delle Terme) a sx per Stenico. Raggiungere Stenico e quindi proseguire a dx per Sclemo. Appena prima di Sclemo girare a sx per Sx e parcheggiare nei pressi della bella chiesetta posta all'estremità est della piccola frazione. (38km da Trento).
Descrizione - Monte Brugnol1. Si imbocca la stradina asfaltata che parte ripida e si alza alle spalle della chiesetta (FOTO 1). Ad un bivio (ancora a livello del paese) proseguire dritti in salita.
2. La stradina diventa presto sterrata e, in parte, acciottolata. Si segue sempre la stradina forestale che sale nel fitto bosco. All'unico bivio che si incontra nel bosco andare a sx (indicazioni del segnavia SAT 348) sempre per la strada sterrata.
3. La forestale si alza per circa 500m di dislivello con una lunga serie di tornantini e raggiunge uno spiazzo dove la strada, agibile solo per potenti mezzi a trazione integrale, ha termine a quota 1339m.
4. Qui si prosegue per la mulattiera che, con percorso logico, continua in salita (segnavia biancorossi) compiendo un lungo diagonale verso sx. Questa arreca ancor oggi ancor oggi i segni delle slitte utilizzate nei secoli scorsi per la fienagione. La mulattiera sbuca dal bosco a quota 1600m circa e si trasforma in un buon sentiero che solca i favolosi e panoramici (FOTO 2) pascoli di Valandro. Si prosegue in salita passando per il bivio (FOTO 3) di -Prati di Valandro (1650m) dove si sale sempre per il segnavia 348.
5. Subito dopo si segue a dx (sempre segnavia 348) ignorando una traccia che prosegue dritta. In questo modo ci si alza ad una sorta di passo da dove si prosegue a sx. In alto ora si vedono due elevazioni ambedue segnate con una croce: la prima è un-elevazione senza nome (quota 1880m); la seconda, quella più in alto, è la nostra mèta, il Monte Brugnol.
6. Seguendo il segnavia 348 si perviene presto a Malga di Valandro (in ristrutturazione - 1871m - FOTO 4, 5 e 6). Si sale dietro la malga e si prosegue sul sentiero, contrassegnato ora da pali infitti nell'erba. Si sale con due -zete e, traversando verso dx, si raggiunge una sorta di valico (1978m) posto ai piedi della dorsale Est del Monte Brugnol (FOTO 6, 8).
7. Si abbandona ora il segnavia 348 e si sale a sx per solcare l'erbosa dorsale Est (FOTO 9) fino a raggiungere la cima del Monte Brugnol (2222m) contraddistinta da una grande croce con libro di vetta (FOTO 10, 11)
DISCESA
8. Si rientra per il percorso di salita.
Dalla cima anzichè ripercorrere il percorso di salita è possibile scendere lungo la dorsale sud (come indica la traccia gps). Ci si abbassa diretti verso sud puntando alla visibile croce dell'elevazione di quota 1880m (poco lontano da Malga Valandro). Da qui ci si riporta sul percorso di andata o andando a sx (verso la malga Valandro) o aggirando per traccia a dx (faccia valle).
Fare attenzione alla forte pendenza del pendio erboso.
Copertura cellulare:Ottima con TIM e Vodafone.
Note:Il percorso nella parte alta si sviluppa su prati ripidi, soprattutto salendo alla cima. Non percorrerlo in caso di neve o di brina in quanto una caduta può essere arrestata difficilmente. Anche con poca neve, su questi alpeggi, incombe sempre un serio pericolo di caduta valanghe.
Nel raggiungere la cima è bene porre molta attenzione a non scivolare: sono molto utili i bastoncini telescopici. La salita si complica molto con erba bagnata.
Su tutto l'alpeggio di Valandro è facile imbattersi in [URL= commenti4.php?sport=3&arg=3&cat=10&comm=8]vipere[/URL].
In piena estate fate attenzione a non farvi sorprendere dai [URL= commenti4.php?sport=3&arg=3&cat=10&comm=9]temporali[/URL], che sovente si abbattono in zona.
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