Accesso - Monte Ginerdalle Giudicarie:
Lungo la SS239 della Val Rendena fino a Pinzolo. Proseguire dritti verso Madonna di Campiglio. Poco sotto l’abitato di Sant’Antonio di Mavignola, ad un tornante a dx, si imbocca la strada con indicazioni Rifugio Segantini, Rifugio Cornisello, Rifugio Nambrone. Si sale fin dove possibile (anche se solitamente non si fa molta strada) e, nel migliore dei casi, si giunge al tunnel paravalanga poco sotto il Rifugio Nambrone. Lasciare l’auto negli slarghi che si trovano.
Descrizione - Monte Giner1. Si segue la strada della Val Nambrone e si passa velocemente per l’omonimo rifugio (Rifugio Nambrone 1355m – FOTO 3) che rimane sulla destra. Si continua, sempre per strada, per circa 10 km e si giunge al bivio Vallina d’Amola-Cornisello (1911m – FOTO 5) dove bisogna proseguire dritti in direzione dei Laghi di Cornisello – Rifugio Cornisello (FOTO 4). Da qui si individua chiaramente tutto il percorso di salita (FOTO 1 e 6)
2. Si raggiungono i Laghi di Cornisello dove ci si alza a dx dove risulta possibile accedere a ridosso dei piedi della dorsale sud del Monte Giner.
3. Superato questo primo tratto si continua in direzione Nord, Nord-Est rimanendo sempre sotto i contrafforti rocciosi che digradano dal Monte Giner e fino a trovarsi ai piedi di una larga fascia di rocce che sbarra, da ovest ad est, la parte alta del percorso.
4. A quota 2660m circa si individuano due caratteristici canali (FOTO 8) che consentono di superare l’ostacolo e portarsi sulla parte finale di tragitto. Il canale di dx (CANALE A) è quello meno ripido mentre quello di sx (CANALE B) risulta più impegnativo (max 45°).
5. Si supera il canale scelto sci sullo zaino. [NB: se i canali sono troppo magri – o troppo carichi – è possibile continuare verso dx in direzione Est, Nord-Est, portandosi completamente a dx dei contrafforti rocciosi (faccia a monte). In questo modo si giunge ai piedi di un ulteriore canale (talvolta erboso – l’irraggiamento lo pulisce spesso dalla neve) che consente di elevarsi sopra la fascia di rocce senza grosse difficoltà].
6. Si segue ora a sx guadagnando quota assai velocemente. Giunti sotto la perpendicolare della cima, si sale in modo diretto senza percorso obbligato puntando al restringimento individuabile poco sotto la cima (FOTO 9) e situato fra le due cime del Monte Giner.
7. Salire interamente il canale percorrendolo nel suo centro. Arrivati in cima si sale a sx per facili roccette (o neve) e si raggiunge la cima di sx (piccola croce in legno). Grandioso panorama.
DISCESA
8. Lungo il percorso di salita.
CANALE OVEST MONTE GINER (OS 40°) – consigliata solo a Ottimi Sciatori (FOTO 16).
Dalla cima del Monte Giner ci si abbassa poco sotto il pendio/canale finale. A quota 1860m circa si va decisamente a dx (faccia a valle) in direzione ovest per portarsi esattamente sulla cresta ed individuare l’accesso al canale ovest (FOTO 17), un ripido ed esilarante corridoio che scorre fra le rocce del versante ovest. Individuato l’accesso si segue il canale andando inizialmente a dx (FOTO 12). Il canale poi piega leggermente a sx e si inerpica (40°) abbassandosi fra le rocce (FOTO 13 - 14). In fondo a questo tratto il canale si apre. Ora si scende decisamente a sx puntando alla valle sottostante (Plan da li Marmoti - FOTO 15) raggiunta la quale si scende, su pendenze decisamente più dolci, verso i Laghi di Cornisello da dove si rientra per il percorso di salita.
Il giro con questa variante di discesa è percorribile anche in senso orario (contrario di come descritto) anche se risulta più logico il verso antiorario. Per l’individuazione del canale è molto utile lo strumento GPS.
Copertura cellulare:ricezione scarsa nella parte bassa di percorso (TIM e Vodafone). Discreta nella parte alta (TIM).
Note:È possibile spezzare l’itinerario in due giorni. Si può infatti bivaccare ai Laghi di Cornisello o presso la malga Pozze (ristrutturata) situata sotto il primo lago (casina con locale aperto piastrellato – privo di stufa) o alla Malga Cornisello (un locale aperto) al lago di Cornisello.
- Il percorso è molto lungo in quanto la strada di accesso alla Val Nambrone rimane chiusa per gran parte dell’inverno. Questo impone la completa risalita “sci ai piedi” della stradina che porta al Rifugio Cornisello (circa 15 km), a cui segue la lunga parte finale alla vetta.
- Valutare attentamente il bollettino valanghe. Itinerario da percorrere solo con neve ben assestata.
- La percorrenza del giro è consigliata in primavera quando il pericolo valanghe è basso e quando i canali che incombono sulla Val Nambrone hanno già scaricato.
- Se si decide di percorrere la variante OS nel canale Ovest è consigliato il verso antiorario anche se è possibile effettuarla al contrario.
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