Accesso - Cima di Valbona scialpinismoRaggiungere Breguzzo, ai piedi della valle omonima, attraverso la SS237 del Caffaro sia da nord (Trento) che da sud (Brescia). Risalire la valle di Breguzzo fino a raggiungere il bivio per la Valle d’Arnò (1145m loc. Pont’Arnò - poco dopo il Rifugio Arnò) dove si parcheggia (pochi posti auto eventualmente parcheggiare prima).
Descrizione - Cima di Valbona scialpinismo1. Dal parcheggio risalire la val d’Arnò seguendo la strada (FOTO 1).
2. Si supera il pascolo di malga d’Arnò (FOTO 2) e si prosegue in direzione ovest per il vallone che conduce ai laghi neri (FOTO 4).
3. Il vallone è sbarrato frontalmente da un circolo di rocce e pendii ripidi con al centro una cascata ghiacciata (da non confondere con la barriera di rocce e cascata più a sud). Abbiamo la possibilità di superarlo aggirandolo a destra seguendo il classico itinerario per il passo delle Marmotte (FOTO 6) per poi compiere un lungo traverso verso sud/ovest in direzione della vetta oppure più direttamente ma solo con neve abbondante e sicura attraverso un evidente canale/pendio (FOTO 7 e 8) sulla sinistra. In questo caso ci si sposta dove possibile a sinistra della linea del torrente e un pò prima del ripiano alla base della cascata si risale a sinistra con alcune Z il breve e ripido canale/pendio che da accesso ai più dolci pendii superiori (FOTO 9).
4. Ora si sale seguendo il percorso migliore l’uniforme pendio in direzione sud-ovest (FOTO 10 E 11) puntando l’evidente depressione di cresta tra la cima di Maggiasone e la cima di Valbona.
5. Giunti alla base di detta cresta si rende evidente la forcella (FOTO 12) che permette il passaggio al versante meridionale della cresta. Si rimonta il breve pendio a pendenza crescente con gli ultimi metri molto ripidi (FOTO 13 E 14 - eventualmente senza sci) e si valica la stretta forcella con vista dell’assolata Val Bona.
6. Si attraversa in leggera discesa, in direzione ovest, il pendio dapprima piuttosto ripido e spesso gelato causa l’esposizione sud e ci si porta sui pendii con pendenza più moderata (FOTO 15) che successivamente si rimontano gradatamente sempre in direzione ovest in direzione della vetta (FOTO 16).
7. La cima è raggiungibile da questo versante alternativamente attraverso tre canali piuttosto ripidi e rivolti tutti a sud che danno l’accesso al plateau sommitale. A seconda delle condizioni è possibile scegliere l’uno o l’altro per la salita o la discesa. La vetta è raggiungibile sci ai piedi solitamente solo dal canale centrale e solo in inverni con neve molto abbondante.
8. Il primo canale (FOTO 17) che si incontra quello posto più ad est è il più lungo (pendenza intorno ai 40-45°), si rimonta tutto a seconda delle condizioni con strette Z o a piedi (ramponi); poco prima del suo sbocco in cresta si supera sulla sinistra una fascia di facili roccette (I°) e si accede alla zona più bassa del plateau sommitale che si rimonta in direzione ovest fino in vetta. Il secondo canale (FOTO 18), quello centrale è a forma di imbuto e in determinate condizioni permette l’accesso al plateau sommitale sci ai piedi (40-45° - FOTO 19 E 20). Il terzo canale, quello posto più ad ovest è il più corto ma anche il più ripido, si rimonta fin quasi in cresta per poi superare a destra un breve ma molto ripido pendio e giungere in vetta. A seconda delle condizioni lo sci alpinista deciderà quale percorrere ed in base al proprio livello se portarsi o meno gli sci in vetta. In vetta amplio panorama a 360° (FOTO 21 E 22).
DISCESA:
9. La discesa sci ai piedi dalla vetta è solitamente effettuabile o dal canale centrale o dal canale più ad ovest ed è riservata solamente ad ottimi sciatori. Lo scrivente consiglia comunque il canale più a ovest (FOTO 23 E 24).
10. La discesa si può effettuare lungo il tragitto di salita, oppure più raccomandabile effettuare due varianti che permettono una sciata più diretta e divertente.
11. Si scende verso est ma anziché portarsi alla forcella percorsa in salita, ci si mantiene alti poco sotto le rocce e si valica più in alto, alla prima insellatura raggiungibile con gli sci, per percorre poi uno stretto e ripido canale esposto a nord (FOTO 25) che porta poco sopra la traccia percorsa in salita (FOTO 26).
12. Ora si scende sempre in direzione est lungo i pendii percorsi in salita, tenendosi piuttosto a destra in una valletta ai piedi della cresta di cima Maggiasone. Intorno a quota 2200 mt (FOTO 28) prima che la valletta si trasformi in canale (che non sempre risulta percorribile) bisogna attraversare brevemente verso sud-est e valicare nei pressi del gruppetto di larici più alti sul versante est di cima Maggiasone. Si accede al pendio sottostante (30-35°) superando un passaggio a volte ostico (FOTO 29) e si scende ad una specie di dorsale (FOTO 30). Ora si và a destra e si scende il vallone esposto a nord tra radi larici fino al ripiano sottostante che si attraversa verso nord fino a portarsi sulla strada percorsa in salita.
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