IL PORTALE DELLO SPORT TRENTINO

Raggiungere Madonna di Campiglio attraverso la SS239 della Val Rendena (provenendo sia dalle Giudicarie che dalla Val di Sole) e parcheggiare presso il capiente parcheggio dei Fortini (in stagione a pagamento) situato ai piedi degli impianti per il Grostè. Prendere la cabinovia del Grostè e salire fino alla stazione intermedia (Boch - 2080m).

Vuoi ricevere gratuitamente la traccia (formato kml - Google Earth) di questo itinerario?

Inserisci la tua email:

Inserire il codice:

 

Già salendo con la telecabina avrete individuato l’esile canalino ovest di Cima Vagliana che taglia di netto il Contrafforte ovest. Questo vi aiuterà a raggiungerlo senza indugio.
1. Volgendo lo sguardo a Nord-Est, scorgerete due grandi valli ad “anfiteatro” che rimangono ai piedi di Cima Pietra Grande (a destra) e Cima Vagliana (a sinistra). La valle di sinistra (faccia a monte) è quella solcata dall’itinerario “Normale” per la cima.
2. Dalla stazione intermedia, si risale brevissimamente la pista di sci (non più di 100m lineari) e si piega a sinistra traversando nel bosco rado in direzione nord ignorando le due valli sopra menzionate. Senza percorso obbligato, e con alcuni saliscendi, ci si porta alla base di un dosso che si scorge ai piedi della rocciosa dorsale ovest. Si risale il dosso con un paio di zete.
3. ci si abbassa lievemente nell’Alta Val Valgiana cercando di non perdere troppo quota, ma evitando comunque di rimanere troppo a ridosso delle rocce dove il terreno è assai ripido.
4. Si traversa in questo modo fino ad individuare il percorso che consente di portarsi a ridosso delle pareti, verso dx (FOTO 3).
5. Ora, salendo, si punta alla parte destra delle pareti. Il canalino ora non risulta evidente perchè nascosto dalle rocce. Alzandosi però diventa ben visibile. Si risale dunque il pendio in quella direzione su terreno ripido, tuttavia percorribile con gli sci (eventualmente rampant).
6. Alla base del canalino si tolgono gli sci e ci si attrezza con piccozza e ramponi (se volete farvi sicura nel canale è possibile piantare chiodi da roccia sulle pareti laterali o utilizzare i sistemi classici da ghiaccio).
7. Si risale il canale in modo diretto fino a sbucare sul plateau sommitale. Se volete poi ridiscenderlo con gli sci valutate bene la consistenza della neve e eventuali croste.
8. Ora, dopo essersi abbassati brevemente sotto una sorta di breve dosso, ci si alza sulla ripida pala e, con ampie zete, ci si porta in cima dove la dorsale della Spalla Nord-Ovest di Cima Vagliana si restringe.
9. Solitamente giunti qui si abbandonano gli sci. Dopo aver indossato nuovamente ramponi e piccozza (in base alle condizioni della neve e alla presenza di cornici, imbrago corda e qualche cordino e moschettone) si sale un primo pendio innevato che porta su una sorta di “terrazzo”.
10. Si prosegue puntando ad un altro pendio solitamente dove affiorano delle rocce e lo si risale direttamente fino a trovarsi all’inizio della lunga cresta in vista della cima.
11. Proseguire ora lungo la cresta con bel tratto esposto (molta cautela) fino a trovarsi sotto un successivo pendio.
12. Lo si risale fino a trovarsi nuovamente in cresta. La si segue fino alla vetta (Cima Vagliana 2861m)
DISCESA:
Tre possibilità:
1. lungo l’itinerario normale (vedi anche traccia GPS); in questo caso percorrete l’itinerario di salita fino all’inizio del pendio sommitale (in descrizione vedi PUNTO 8) dove si va a sx  in direzione sud per abbassarsi nell’ampia valle, ripida ma sciabile comodamente fino al punto di partenza.
2. lungo la Val Gelada (vedi anche traccia GPS); in questo caso percorrete l’itinerario di salita fino a trovarvi al punto dove si abbandonano gli sci per la cresta finale. Qui scendete il pendio ovest tenendovi a dx (faccia a valle) a ridosso della dorsale nord-ovest fino a giungere nei pressi di una sorta di passo– dove si dovrebbero scorgere un grosso sasso con segni bianco-rossi (se non coperto di neve). Andando a dx si traversa un pendio puntando alla Bocca dei Tre Sassi (FOTO 20). In questo modo si accede comodamente all’arcinota Val Gelada.
3. lungo l’itinerario di salita scendendo anche per il ripido canalino (ripido fino a 50° ed esposto su salti verticali!) – SOLO OSA.

Buona copertura (TIM).