Accesso - Tremalzo Bike TourAutobrennero A22 uscita Rovereto sud, proseguire lungo la comoda SS240 fino a Riva del Garda e da lଠlungo la SS240 della Val di Ledro fino a Molina di Ledro. La Valle di Ledro è anche raggiungibile da Brescia attraverso la Valsabbia e poi Storo
Descrizione - Tremalzo Bike Tour1. L'itinerario prende idealmente inizio a Molina di Ledro, sulla sponda est dell'omonimo lago, presso il rinnovato museo delle palafitte, e percorre la pittoresca riva sud del lago, dapprima su strada asfaltata e poi su sentiero ciclo-pedonale dopo la località Pur.
2. Giunti a Pieve di Ledro ci si reimmette nuovamente sulla strada statale e la si percorre per una decina di chilometri attraverso gli abitati di Bezzecca, Tiarno di Sotto e Tiarno di Sopra fino a raggiungere il Passo dell'Ampola (747m) dopo aver superato il biotopo del laghetto dell'Ampola.
3. In prossimità del Passo si imbocca la strada a sinistra che inizia a guadagnare rapidamente quota e presenta le pendenze più importanti nei primi cinque chilometri. Dopo la chiesetta di Santa Croce la strada diventa più agevole e presenta anche dei tratti pianeggianti dove è possibile tirare un po' il fiato.
4. Nei pressi della malga Tiarno di Sotto è possibile rifornirsi d'acqua nell'unica fontanella presente sulla salita. Dopo poco si raggiunge il Rifugio Garibaldi (piazzale in corrispondenza di un deposito mezzi della Provincia Autonoma) dove si imbocca a sinistra la strada carrozzabile che in circa un paio di chilometri conduce al Bochet di Casèt (1637m).
5. Nei pressi della bocca vi è un cartello altimetrico che però riporta la quota del Passo di Caset (1607m) la cui larga insellatura è visibile poco sotto e che è raggiungibile continuando per la strada forestale in discesa per circa 200 metri.
6. Toccato il Passo di Caset occorre tornare indietro sulla stessa strada percorsa nella deviazione (attenzione al fondo rovinato che può creare qualche difficoltà nella risalita a Bocca di Caset).
7. Tornati sulla strada asfaltata percorsa finora, si continua a salire per un altro paio di chilometri fino a raggiungere il Passo di Tremalzo (1665m), evidente spartiacque che divide la provincia di Trento dalla provincia di Brescia.
8. In prossimità del valico si imbocca la strada asfaltata (poi forestale) che risale a destra raggiungendo cosଠil Passo del Dil (1721m). Dopo il Passo del Dil la strada prosegue con pendenze più accentuate e fondo più smosso, fino a raggiungere l'ampia conca prativa del Passo del Cap (1786m).
9. Da qui si prosegue in discesa per circa mezzo chilometro fino a raggiungere, poco prima della malga, la Bocchetta di Selvareonda (1696m) facilmente individuabile a poche decine di metri dalla strada. A questo punto occorre fare dietrofront fino al Passo di Tremalzo, raggiunto il quale si prosegue sulla strada asfaltata giungendo poco dopo al Rifugio Garda, ultimo punto di ristoro prima di affrontare la seconda parte del tracciato.
10. Dal rifugio si prosegue sulla strada ora forestale fino a raggiungere la Bocca di Val Marza (1787m) e poi successivamente con un ultimo sforzo la galleria che attraversa il Corno della Marogna.
11. Attraversata la galleria si apre subito la visuale sulla lunga e panoramica discesa che prima con una buona serie di tornantini e poi, dopo la seconda galleria, con lunghi tratti a mezza costa, porta fino a Passo Nota (1216m). La discesa è molto veloce e divertente anche se occorre sempre procedere con molta attenzione sia per la mancanza di protezioni che per la presenza di numerosi ciclisti che salgono in senso inverso. Prima di raggiungere però il termine della discesa e quindi il Passo Nota si attraversano altri due valichi: prima il Passo Gatum (1632m) e poi il Passo Prà della Rosa (1424m).
12. Da Passo Nota si prosegue mantenendosi sulla strada forestale che risale a sinistra e passa sotto alla baita degli Alpini, per raggiungere, al termine di uno strappo impegnativo ma breve, il Passo di Bestana (1286m).
13. Da qui si continua sempre sulla strada forestale fino a raggiungere la Bocca dei Fortini (1257m) dove è possibile scendere direttamente a Molina di Ledro. Vale però la pena proseguire a destra fino a raggiungere Baita Segalla (punto di ristoro non presidiato ma sempre aperto e fornito di acqua ed altre bevande) e Passo Guil (1221m) individuabile ad un quadrivio da dove parte il sentiero 17 per Limone sul Garda.
14. Raggiunto il passo è possibile sia tornare indietro fino a Bocca dei Fortini per poi scendere al punto di partenza sia proseguire attraverso la conca prativa per raggiungere in discesa su strada forestale in pessimo stato la zona di Leano e poi su strada con fondo ciottolato (e pendenza notevole) l'abitato di Pre da dove però occorre risalire fino a Molina di Ledro. Scendendo invece da Bocca dei Fortini occorre fare attenzione ad un paio di bivi ove occorre mantenersi sempre sulla sinistra. La discesa termina direttamente sulla riva meridionale del Lago di Ledro, a poche centinaia di metri dal punto di partenza.
L'itinerario è percorribile anche nel verso contrario a quanto indicato, tenendo però presente che in questo caso la salita al Monte Tremalzo da Passo Nota richiede una guida impegnativa e la difficoltà del giro aumenta notevolmente. In alcuni brevi tratti prima di Passo Nota potrebbe essere necessario spingere la bici per via di alcune rampe con pendenze notevoli e fondo rovinato. Nei pressi del Rifugio Garibaldi, dopo il Passo di Tremalzo, a destra inizia una strada carrozzabile che consente di portarsi, perdendo rapidamente quota, verso altri due valichi: il Passo della Cocca e la Bocca di Lorina. La strada è percorribile senza difficoltà alcuna ma in questo caso occorre tenere conto di qualche centinaio di metri di dislivello in più da superare per tornare sull'itinerario principale.
Copertura cellulare:ricezione ottima con tutti i gestori di telefonia
Note:Lungo la Valle di Ledro è possibile trovare acqua e ristoro in ogni paese, da Molina di Ledro fino a Tiarno di Sopra. Lungo la salita al Monte Tremalzo vi èuna fontana nei pressi della Malga Tiarno di Sotto, mentre più avanti è possibile trovare ristoro presso uno dei numerosi rifugi ed alberghi prima di arrivare al termine della strada asfaltata ove si trova il Rifugio Garibaldi. Dopo la Bocca dei Fortini è possibile raggiungere (sulla strada per Passo Guil) inpoche centinaia di metri la Baita Segalla, bivacco della SAT sempre aperto ma non presidiato, fornito di bevande e viveri a pagamento.
Pagina realizzata da Fabry Lorenzini