Accesso - Cima di Cece scialpinismoSS48 della Val di Fiemme fino a Predazzo. In paese seguire il viale centrale verso nord. Appena prima del Ponte sul Travignolo girare a destra (indicazioni Valmaggiore). Al bivio successivo andare a sx in salita seguendo le indicazioni per Valmaggiore. Salire in auto fino a dove possibile per la strada forestale che porta alla malga (asfaltata tranne l' ultimo chilometro circa) arrivando, se possibile, alla malga (foto 1) dove si trova un parcheggio (foto 2). In caso contrario si percorre la strada sci ai piedi.
Descrizione - Cima di Cece scialpinismo1. Dalla Malga Valmaggiore (1620m) salire per un'ampia mulattiera situata subito sopra la malga. Questa entra nel bosco seguendo la valle verso SSE, sentiero 335 (foto 3).
2. Si procede per un paio di centinaia di metri sul lato sinistro del Rio Valbona, per poi passare sul lato destro, su un ponticello in legno. Si continua salendo leggermente nel bosco, sempre sul lato destro del rio.
3. Il bosco si dirada a quota 1800m ca (pozze). Si apre innanzi a noi un vallone innevato con scariche di slavine da entrambi i lati, che porta alla forcella Valmaggiore (foto 5).
4. Si sale per il vallone inizialmente poco ripido, tenendosi sul lato sinistro, fino a quota 2100m ca.
5. Qui ci sono due alternative (foto 6):
6. Variante a): con molta neve, ad inizio periodo, conviene continuare diritto salendo il ripido pendio che porta alla forcella Valmaggiore dove si trova il bivacco Paolo e Nicola (sempre aperto, 6 posti - foto 7). Si lascia il bivacco sulla destra, aggirando la parete sul lato E della forcella e si procede per un breve tratto in costa, direzione E, per poi salire decisamente fino a raggiungere il crinale, tra mucchi di sassi. Si continua lungo il crinale in direzione ENE fino a vedere, in basso a sinistra, l'uscita del canalone della variante b. Siamo leggermente sopra un ampio catino dominato sul versante S dal Dente di Cece, foto 9. Per attraversarlo conviene procedere in costa in direzione E, tenendosi sulla destra sotto il Dente di Cece.
7. Variante b): Con poca neve, a fine periodo, conviene invece tenere la sinistra e salire per un ripido ma largo canalone, preferibilmente sci in spalla. Scollinando ci si trova nell' ampio catino dominato dal Dente di Cece. Per superarlo conviene tenersi sulla sinistra, evitando rocce ed avvallamenti al centro.
8. Superato il catino le due varianti si ricongiungono al centro dell' ampio vallone che continua in direzione NE, sotto il Dente di Cece (sulla destra), (foto 10) Lo si imbocca procedendo in lieve salita.
9. Presto si vede il salto di roccia e la cresta che porta alla Cima di Cece (foto 12). Si procede in direzione NE per pendii poco ripidi, entrando in un ampio anfiteatro. Conviene tenere la sinistra (foto 13).
10. Si punta all'estremità sinistra del salto di roccia (foto 14), dove appare un evidente canalino, stretto e abbastanza ripido (foto 15).
11. Salito il canalino si prosegue lungo la cresta verso SudOvest sino a dove la stessa diventa più stretta ed esposta (foto 16).
12. Qui solitamente si lasciano gli sci e volendo si prosegue a piedi (consigliati ramponi e piccozza) fino alla cima per una cresta facile, ma esposta (foto 18).
Discesa:
13. La discesa segue l'itinerario di salita variante b). Attenzione al primo tratto del canalino, che può essere molto stretto (foto 20, 21).
Copertura cellulare:copertura parziale nella parte alta – carente in quella bassa
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