Accesso - Cimon di Busa GranaRaggiungere la Valle di Fiemme per la SS48. Non entrare a Cavalese ma abbassarsi nel fondovalle in direzione della stazione di partenza degli impianti del Cermis. Poche centinaia di metri dopo il grande parcheggio degli Impianti Cermis, si gira a dx in direzione di Masi di Cavalese. All'entrata della frazione si seguono le indicazioni per loc. Salanzada. Dopo la chiesa, si va a dx salendo leggermente e si imbocca una stradina forestale da seguire fino in loc. Salanzada (Agritur). Se possibile si prosegue in piano fino alla loc. Tabià (1074) dove si parcheggia.
Descrizione - Cimon di Busa GranaSi segue l'ampia strada forestale che entra nel bosco. A quota 1159m si supera il Ponte Brustolaie e si giunge ad un bivio situato a quota 1212m. Qui si evita di attraversare il Ponte della Val Granda (1220m) rimanendo sulla sx orografica del Rivo del Forame. Si segue la ripida strada forestale in direzione della Val Forame e si raggiunge il Vivaio Val Granda a quota 1339m.
Si evita una prima deviazione a dx ed una successiva a dx, a quota 1464m, che porta in Val Granda Alta. Si prosegue dritti sempre lungo il corso del Rivo del Forame che si attraversa a quota 1550m. Dopo una larga curvatura verso dx, si raggiunge la Casera alle Capre (1610m) (possibilità di ricovero).
Si prosegue rasentando il bosco sulla sx e seguendo sulle tracce della strada forestale che sale ora sulla dx orografico del rio. Il terreno si fa più ripido. Si raggiunge così il Baito del Pignaro (1900m). Lo si supera e si continua brevemente in piano. Si supera quindi un breve pendio ripido fra alcuni larici. Successivamente si raggiunge un crocifisso (2060m) visibile quando non c'è troppa neve. Si prosegue in direzione Sud, Sud-Est risalendo un ampio pendio che conduce al bacino del Lago di Forame (2269m). Lo si fiancheggia a sx e si risale il ripido pendio che conduce alla ben visibile sella (2438m) situata ad ovest della cima. Qui si abbandonano gli sci e si segue l'articolata e panoramica cresta. Il tratto finale si sviluppa su terreno ripido ed in mezzo ad alcune roccette che impongono particolare attenzione (eventualmente utilizzate piccozza e ramponi).
Si rientra per il percorso di salita.
A stagione inoltrata è possibile di solito alzarsi in auto fino a quota 1250m circa all'interno della valle.
Copertura cellulare:copertura sporadica (Tim).
Note:E' possibile spezzare il percorso in due giornate bivaccando presso il “Baito del Pignaro” (1900m). La spartana struttura dispone di tavolato, stufa e legna. In inverno è chiuso; tuttavia la chiave può essere chiesta alla Magnifica Comunità di Fiemme – Cavalese.
Il percorso si svolge su versanti settentrionali da percorrere solo con situazione di neve ben assestata. La cresta finale non è banale e va percorsa con piccozza e ramponi.
Pagina realizzata da Admtntour