Accesso - Sentiero Attrezzato F. Mora e M. PellegriniDal p.so AmpolaSalire da Storo o percorre l'intera val di Ledro salendo da Riva del Garda fino ad arrivare al p.so Ampola.
Proseguire da qui inizialmente in piano poi in salita per Tremalzo (indicazioni, direzione Sud-Est), il bivio rimane sul lato Sud-Ovest del laghetto d-Ampola.
La strada sale per circa 10km fino all'ex rifugio Garibaldi (a sinistra salendo all'inizio dei prati di Tremalzo, 1519m). Svoltare a sinistra presso il deposito della Provincia Autonoma di Trento (piccolo edificio in lamiera marrone) e proseguire su strada sterrata (cartelli Sat) in piano-leggera salita fino alla Bocca Caset (1644m), spiazzo tra due costoni sabbiosi (cartello Sat).
Descrizione - Sentiero Attrezzato F. Mora e M. Pellegrini1. proseguire lungo la strada sterrata (segnavia 419) in discesa che si dirige dopo un tornante a sinistra in direzione Nord, verso la piccola casetta (punto di cattura e studio dei volatili e loro flussi migratori) visibile da poco sotto la Bocca. (10--15-).
2. dal bivio per malga Giù (cartelli Sat) termina la discesa ed inizia gradualmente il tratto in salita di accesso a cima Caset.
3. proseguire dal bivio per malga Giù sulla strada di sinistra (di fronte scendendo, direzione Nord), dopo circa 100m si abbandona la strada che porta a malga Caset e su stradino più piccolo (di destra, cartello Sat) si passa in salita a sinistra della casetta vista scendendo (segnavia 456b).
4. Proseguire diritto fino ad un incrocio con un sentiero, svoltare a destra (segno Sat) e aggirare la dorsale che scende dalla cima Caset, ci si immette nella parte alta nell'anfiteatro sopra malga Giù.
5. il sentiero prosegue in direzione Nord a mezza costa tra i prati, in salita (lungo il sentiero si trova la tabella con il nome del sentiero e quella rossa delle ferrate) (FOTO 4).
6. si passa sotto alcune cime, erbose, fino ad arrivare ad una con rudere della I Guerra Mondiale, piegare a sinistra e salire 30-40m, punto panoramico sulla valle. (FOTO 6)
7. ritornati all'incrocio del sentiero proseguire sul versante Sud per altri 10- circa. Il sentiero passa a Nord e scende tra i mughi per poi, una volta aggirata una parete rocciosa risalire tra i mughi lungo la cresta più ad Est.
8. dopo un altro tratto in cresta si arriva all'intaglio ove si trova il primo canalino roccioso attrezzato. (FOTO 9-10)
9. scendere sul versante Sud per circa 30m seguendo la fune metallica per poi proseguire a sinistra passando vicino ad un monolite calcareo.
10. si risale per un altro tratto di sentiero e si passa attraverso un buco nella roccia nuovamente sul versante Est. (FOTO 11)
11. si supera in discesa un tratto ripido tra i mughi che aiutano nella discesa (FOTO 12) per poi proseguire fino ad arrivare in vista del Monte Corno (facilmente riconoscibile per la croce sulla vetta).
12. qui il sentiero scende (direzione Sud), scavato tra l'erba (FOTO 14-15), ripido in un canalone erboso e permette di perdere 30-40m di dislivello per poi piegare a sinistra e arrivare in direzione Est all'imbocco del secondo canalino roccioso attrezzato (FOTO 17).
13. scendere lungo il canalino aiutandosi con la fune metallica per circa 70m per poi proseguire in direzione Est fino al cartello Sat del bivio col sentiero di accesso alla cima del Monte Corno (FOTO 18).
14. andare diritto in salita nel boschetto del versante Nord ed in 15- si giunge alla croce di vetta del Monte Corno (1730m), la finestra sul lago di Ledro (FOTO 21).
15. ritornare fino al bivio con cartello Sat e proseguire in discesa, nel canalone erboso, in direzione Sud, fino ad arrivare alla base di una falesia (20-) (FOTO 23).
16. svoltare a sinistra abbandonando i versanti aperti delle creste e canaloni entrando nel bosco.
17. la discesa prosegue su sentiero sempre agevole che alterna tratti ripidi a tratti quasi pianeggianti fino ad arrivare presso un-altra falesia, da qui il sentiero si addolcisce (FOTO 24-25).
18. si continua in direzione Est fino ad arrivare al bivio con altro sentiero Sat (nr. 456Bis per San Martino, cartello) presso una postazione della Grande Guerra.
19. piegare a destra (direzione Sud-Ovest) e per sentiero più ampio si prosegue in discesa alternando bosco di faggio ad abetaie fino alla Bocchetta della Spinera (1347m).
20. gire a destra e in piano proseguire verso Ovest (destra) in direzione di malga Giù (sentiero nr. 456).
21. il sentiero è prevalentemente piano o in leggera salita e nel bosco supera a mezza montagna i vari avvallamenti lungo i versanti del Monte Corno.
22. si giunge dopo una curva secca a destra ad un altro bivio con cartelli Sat, targa commemorativa a destra.
23. girare a sinistra e scendere in direzione Sud, indicazioni S. Anna.
24. il sentiero dopo un tratto di bosco esce nei prati a monte della chiesetta di S. Anna, nei prati della Ca de Mez (1236m) (FOTO 28, 29, 30, 31).
25. scendere alla casa sotto la chiesetta e proseguire verso destra in salita sulla strada sterrata, sul versante Sud della casa c-è il cartello Sat (bivio con sentiero 419).
26. dopo un tratto in salita nel prato e un altro quasi pianeggiante nel bosco si arriva ai prati di malga Giù (1269m) (FOTO 32, 33).
27. traversare per l'intera sua lunghezza, con la strada, il prato ed in direzione Ovest proseguire in salita sulla strada sterrata che diventa più ripida e ritorna nel bosco (FOTO 34).
28. per strada con alcuni tornanti si arriva al bivio percorso all'andata, descritto al punto 2.
29. girare a sinistra e percorrere gli ultimi metri di dislivello di accesso a Bocca Caset.
DISCESA-SALITA:
S. MARTINO
Difficoltà : facile
Arrivati alla Bocchetta della Spinera (1347m), punto 19, proseguire diritto per S. Martino (20-), il sentiero prosegue inizialmente in piano (alcune postazioni di guerra sulla sinistra lungo il sentiero)poi in discesa.
Si passa in un prato con baita e si prosegue diritto in discesa entrando nuovamente nel bosco (cartelli), dopo un tratto con tornanti si esce nel prato della chiesetta di San Martino (1228m).
Ritornare dal sentiero percorso all'andata fino al bivio del punto 19 (30-).
SALITA:
Sentiero 456
Difficoltà : facile
Arrivati all'incrocio per S. Anna (punto 22), non svoltare a sinistra ma proseguire a destra nel bosco. Continuare diritto ignorando i vari bivi che si incontrano, fino ad arrivare con sentiero in leggera salita e poi pianeggiante fino ad incontrare il tornante a sinistra della strada sterrata che sale da malga Giù alla bocca Caset.
Proseguire in salita sulla strada sterrata fino al bivio percorso all'andata (punto 19).
Questa variante permette di evitare il tratto descritto nell'itinerario in discesa a S. Anna e il relativo tratto di salita fino all'incrocio con il sentiero (80-100m di dislivello). Questo tratto di variante rimane per la quasi totalità nel bosco.
VARIANTE3
DISCESA-SALITA:
DA VAL SCAGLIA e Lago di Ledro
Difficoltà : medio
C-è la possibilità di salire anche dal lago di Ledro a San Martino o dalla val Scaglia per sentieri Sat, ma questo aumenta il dislivello di circa 650m di dislivello.
Copertura cellulare:Tim: in cresta il segnale è presente per buona parte; nella parte bassa assente quasi ovunque.
Wind: segnale presente quasi ovunque nella parte alta; assente nella parte bassa.
Note:Itinerario privo d-acqua fino a Ca de Mez (fontana) e malga Giù (fontana).
Il tratto attrezzato si limita a due canaloni rocciosi di cui uno di circa 30m e l'altro di circa 70m di dislivello da percorrere in discesa. Sono presenti alcuni tratti un po- esposti ma nel complesso la difficoltà rimane limitata (ferrata facile).
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