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Cagnò - -Terrazza dei sapori (624m), Via del Fer, Eremo di San Gallo (513m) e ritorno.

Intro
l'itinerario che porta ai ruderi dell'eremo di San Gallo è stato recentemente ripristinato dopo alcuni secoli di incuria ed abbandono. Si tratta di un facile percorso di valore paesaggistico e storico che ricalca, in parte, un antico itinerario che costeggiava il corso del torrente Noce e la forra del rio Pescara a mezza costa, percorso che passava per il dosso del Ciastelaz e proseguiva verso il Passo Palade salendo lungo la forra del torrente Novella.
Questo antico itinerario proseguiva dall'eremo di San Gallo verso Scanna, attraversando il torrente Pescara e risalendo l'omonima valle. Questa era l'antica -via del fer, tuttavia dall'eremo di San Gallo non è più percorribile.

l'eremo di San Gallo è ritenuto di origine molto antica, fondato forse del VII secolo da monaci irlandesi.
I primi documenti risalgono tuttavia al XV secolo, quando gli abitabnti di Cagnò pregarono il vescovo di Trento di investire dell'eremitaggio il cappellano di Arsio (doc. 8 dicembre 1478).
La chiesetta e l'annesso piccolo alloggio furono abitati fino alla fine del XVIII secolo quando furono dichiarati inagibili e abbandonati.
La struttura dell'eremo si deduce dai documenti e dai recenti scavi archeologici.
Si tratta di un edificio ad aula unica con copertura a due falde spioventi e piccola abside con catino semicircolare ed un unico altare.
l'edificio sacro era affiancato da una piccola cella di abitazione e probabilmente un piccolo orto recintato.
La dedicazione a San Gallo è probabilmente legata al suo essere un santo dell'orso come San Romedio.