Accesso - Monte Ruioch - da Malga StramaioloDalla Valsugana
Dalla SS 47 della Valsugana uscire in prossimità di Civezzano seguendo le indicazioni Altopiano di Pinè. Attraversare l'abitato di Baselga di Pinè e proseguire costeggiando i laghi di Serraia e delle Piazze in direzione Bedollo/Brusago. Circa un chilometro prima di Bedollo si abbandona la SP 83 in direzione Passo del Redebus, Regnana (a destra). Dopo l'abitato di Regnana a circa 1km dal passo Redebus su un tornante a destra si trova il bivio per Malga Stramaiolo (cartello). Girare a sinistra e continuare nel bosco su stradina stretta asfaltata fino ad arrivare al parcheggio A presso Malga Stramaiolo (1670m) dove c'è il divieto di transito. Durante la salita si passa presso i parcheggi B e C, proseguire diritto.
Dalla Valsugana si può salire al passo Redeus anche dalla Valle dei Mocheni. La strada è un po' più lunga e meno scorrevole.
Descrizione - Monte Ruioch - da Malga StramaioloSALITA
1. Salire nel prato fino alla malga Stramaiolo Alta, visibile ad Est del parcheggio circa 60/70m di dislivello più in alto sul bordo del prato.
2. A Malga Stramaiolo Alta (1737m, 0.10 ore) si oltrepassa la staccionata del pascolo e la stradina sterrata di accesso alla malga nei pressi dei cartelli Sat.
3. Sul lato opposto della strada, a destra di una casetta, sale il sentiero. Nel primo tratto vi sono alcuni scaloni in legno poi nel prato. Superati gli edifici della malga si entra nel bosco e si prosegue in salita in direzione del Passo del Campivel.
4. Al passo del Campivel (1831m, 0.25 ore) si incrocia il sentiero Sat nr. 443 (E5a) che proviene dalla malga Stramaiolo Bassa. Girare a destra e continuare in direzione Nord-Est poi Est sul sentiero Sat nr. 443 (E5a). Il sentiero fino al rifugio Sprugio - G. Tonini ha un andamento leggermente ondulato alternando tratti di lieve salita e discesa. Il dislivello da superare è di soli 70m in circa 40 minuti.
5. Si arriva al rifugio Sprugio - G. Tonini (1900m, 1.05 ore) da Sud. Passare sul lato Nord dell'edificio e al cartello Sat, alla base di una scala di legno e terra, girare a destra e salire alla stalla (sentiero Sat 340, E5).
6. In cima alla scalinata il sentiero inizia ad inerpicarsi lungo la lunga e ripida dorsale Nord-Ovest del Monte Ruioch. Presso la stalla tabellone con fotografia panoramica rivolto ad Ovest.
7. Il sentiero da qui entra nuovamente nel bosco ma di larici e si impenna diventando molto ripido e fisicamente impegnativo a causa della pendenza e del fondo composto da numerosi massi e terra che vanno a formare alti gradoni.
8. Poco prima di un deposito detritico, formato da grossi massi che si attraversa, c'è sulla sinistra un punto panoramico con un albero secco con intagliato un viso.
9. Il sentiero risale la ripida dorsale fino ad una sorta di sella dove riduce la pendenza. Poco sopra è visibile il cartello Sat che indica il bivio tra il sentiero 340 (E5) ed il sentiero per la cima (non Sat).
10. Il tratto più ripido della salita oramai è alle spalle, si deve però ancora superare il pezzo di salita che separa dalla cima del Monte Ruioch Nord visibile dal bivio grazie alla croce presente in vetta.
11. Il sentiero si inerpica sulla lunga dorsale che scende dal Monte Ruioch Nord che forma un ampio arco verso Sud. La salita si svolge per buona parte lungo il versante Ovest della dorsale, rimanendo poco sotto la cresta, sulla destra. I segni sono pochi ma i numerosi passaggi aiutano nell'individuazione del percorso.
12. Nella parte alta si incontra un riparo di fortuna costituito da quattro mura di sasso senza tetto. Dopo pochi metri di dislivello in salita si passa sul filo di cresta che ha un'ampiezza di poche decine di metri e nell'ultima depressione prima della cima si vede a sinistra, poco sotto la cresta, un paletto di legno che indica dove parte la traccia di sentiero che scende verso il passo Val Mattio.
13. La cresta nella parte finale di arrivo alla croce di vetta del Monte Ruioch Nord (2432m, 2.20 ore) si assottiglia sempre più fino a diventare praticamente affilata. L'ultimo tratto deve essere percorso con attenzione passando tra rocce e sfasciumi fino alla croce. Attenzione con ghiaccio e neve.
14. Giunti alla prima croce si oltrepassa e si scende nella depressione tra le due vette, dalla parte opposta verso Sud, perdendo circa 30/40m di dislivello per poi risalire su terreno più facile alla croce del Monte Ruioch (2415m, 2.35 ore).
DISCESA
15. Alla croce si trova il libro di vette e si può godere di un panorama di tutto rispetto. Davanti verso Sud la val dei Mocheni che incrocia la Valsugana, ad Ovest il lago delle Piazze e l'altopiano di Pinè, a Nord il Monte Croce e ad Est la zona di Sette Selle, queste sono solo alcune delle zone/vette osservabili dalla cima.
16. Per la discesa si deve proseguire oltre la seconda croce, in direzione Sud-Ovest, inizialmente, abbassandosi serpeggiando tra blocchi e sfasciumi vari (attenzione), perdendo circa 30m di dislivello, poi il sentiero diventa più delineato e netto. Si rimane sul versante Sud (sinistra) della cresta che si va allargando più si scende verso valle.
17. La cresta/dorsale piega successivamente verso sinistra (Sud) e il sentiero passa nei pressi del grande cumulo di pietre che sta ad indicare la -cima dell'Uomo Vecchio (2233m, 2.55m).
18. Si scende, oltre l'ometto gigante in direzione Sud verso l'evidente p.so Polpen. Il sentiero è a tratti ripido.
19. Al cartello, poco dopo un vecchio rudere, presso il Passo Polpen (1939m, 3.30 ore) girare a destra in direzione Nord. Il sentiero nr. 462 Sat si inoltra nel bosco e scende zigzagando tra gli alberi per circa 100-150 m di dislivello.
20. Poco dopo la madonnina sull'albero gira deciso a destra e con un lungo traverso con andamento saliscendi arriva alla strada che sale dalla malga Stramaiolo (1785m, 4.00 ore).
21. Andare diritto sulla strada fino a Malga Stramaiolo Alta e qui girare a sinistra e nel prato ritornare al parcheggio più a valle della malga (1670, 4.15ore).
Copertura cellulare:Il percorso non è coperto tra passo del Campivel e poco prima del rif. G. Tonini. Sulla parte rimanente del percorso il segnale è spesso presente salvo alcuni punti (rilevazione rete Tim).
Note:Dal rif. Sprugio - G. Tonini fin poco sotto il passo Polpen non sono presenti corsi d'acqua ed eventuali torrenti, portare una adeguata scorta d'acqua.
Dal parcheggio fino al rif. G. Tonini il sentiero ha un dislivello e pendenza ridotto, il tutto si paga nel tratto tra il rifugio ed il bivio con il sentiero 340 Sat. Oltre questo bivio la pendenza rimane ma non più cosଠeccessiva.
Attenzione nei tratti in cresta, nei pressi delle croci, con neve, ghiaccio e bagnato. I passaggi tra gli sfasciumi e su roccette, in alcuni punti si possono usare le mani per aiutarsi nella progressione, possono diventare delicati.
Un occhio attento merita il rifugio Tonini che presenta all'esterno una serie di tanti piccoli oggetti che dimostrano come questi venga tenuto con passione e ben curato.
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