Accesso - Traversata delle Pale di San Martino Raggiungere la Val di Primiero attraverso la SR50 - SS50 provenendo sia da sud (dalla provincia di Belluno o dalla Valsugana) che da nord (Passo Rolle) e portarsi a San Martino di Castrozza presso il parcheggio degli impianti del Col Verde (situato poco sopra il paese direzione Passo Rolle - 1479m).
Descrizione - Traversata delle Pale di San Martino 1. Arrivati con la funivia sul Rosetta portarsi con leggera discesa (in direzione Nord-Est) verso il Rifugio Rosetta senza raggiungerlo.
2. Traversate alti verso destra (lasciando il rifugio sulla sinistra) ed iniziate a salire lungo la valletta in direzione Est aggirando un evidente dosso.
3. Proseguire in direzione Sud-Est per raggiungere un avvallamento alla base di un breve pendio che va salito in direzione Passo di Pradidali (sentiero estivo 709 SAT).
4. Lasciare il Passo Pradidali sulla destra e proseguire in direzione della Vedretta della Fradusta (Est) che si raggiunge traversando in leggera discesa.
5. Raggiunta la base della Vedretta proseguire in leggera salita sempre in direzione Est lungo una valletta puntando ad una sorta di passo situato quasi al termine della cresta Nord di cima Fradusta.
6. Dal passo, girando a dx (direzione sud) si può salire velocemente a Cima Fradusta. Proseguendo nella traversata, invece, si hanno due opzioni: 1 scendere in direzione Est direttamente verso la Busa Canali (o Buse Alte - traccia GPS); 2 se il manto non è consolidato e sicuro è possibile fare un ampio giro verso sx (nord) e passare per i Foc. In questo caso proseguire a sinistra (Nord) lungo una sorta di dorsale e raggiungere un pianoro. Proseguire in direzione Nord-Est e portarsi presso la Forcella Alta del Ghiacciaio (2727m). Non scendere verso Est lungo il percorso estivo del sentiero 708 ma proseguire ancora a Nord, Nord-Est per superare un-elevazione (contrassegnata in cartina 2802m) lasciandola sulla sinistra ed entrare nella piana del -Foc di Sopra. Proseguire ora in discesa in direzione Est, Sud-Est e percorrere due canali piuttosto stretti che permettono di scendere al -Foc di Sotto. Qui scendere brevemente a destra (Sud) e raggiungere la Busa Canali ovvero il vallone alle spalle di Cima Mastorna.
7. Dalla Busa canali (2450m circa) proseguire in direzione Est e traversare in leggerissima salita (consiglio: pelli indossate) fino al Passo Canali (2469m).
8. Dal passo scendere in direzione Sud lungo una sorta di canale (si consiglia di rimanere sul versante di destra sotto Cima Mastorna) fino a raggiungere la valle sottostante a quota 1748m circa. Da qui proseguire sulla sinistra orografica della valle traversando in quota (rimanendo a ridosso dei versanti Ovest delle Cime Vanialti) verso il Rifugio Treviso (1624m).
9. Presso il rifugio si incrocia il sentiero 707 che conduce in valle. Scendere (quasi sempre a piedi) verso destra fino a raggiungere il fondo della Val Canali. Se ce neve è possibile utilizzare il canale che scende direttamente sotto il rifugio sciandolo completamente. Dal fondovalle proseguire sulla stradina posta sulla destra orografica che conduce alla località Cant del Gal (1180m)
Se il vento ha accumulato i pendii orientali dalla Forcella Alta del Ghiacciaio (2727m -vedi descrizione punto 6) anzichà© passare a destra del dosso (2802m) ed accedere direttamente al -Foc di Sopra, proseguire dritti in direzione nord e aggirarlo a sinistra (direzione Nord - lasciando il dosso sulla destra). fino a trovarsi su di una ampia sella. Proseguire ora in leggera discesa in direzione Est, Sud-Est per scendere sul -Foc di Sopra e di li seguire il percorso come descritto sopra - variante assai lunga.
Raggiungere l'avvallamento (vedi punto 6) piegare a destra e proseguire in salita in direzione Sud lungo la cresta fino a raggiungere la vetta della Fradusta 2939.
Copertura cellulare:Il percorso è coperto per circa il 40% del suo sviluppo (rilevazione rete TIM).
Note:l'itinerario descritto deve essere percorso avanti nella stagione con condizioni di neve assolutamente sicura. Il tratto di discesa dopo il Passo Canali (verso la Val Canali) è quello potenzialmente più pericoloso; valutate attentamente il pendio!
Non incamminatevi in condizioni di visibilità precarie: sull'altopiano è molto facile perdere l'orientamento.
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