Sul Monte Baldo si sono conservati e trasmessi fino a noi rari endemismi e specie floreali preglaciali rimasti al di sopra dei ghiacci nell’Era Quaternaria. Da ciò deriva il pregio naturalistico delle praterie e delle associazioni vegetali presenti sulle sue pendici, studiate fin dal medioevo dai più illustri botanici di tutta l’Europa. Da poco ristrutturato il rifugio del Baldo dispone di 30 posti letto ed è aperto dal 20 giugno al 20 settembre. In maggio e ottobre è aperto nei fine settimana. Può essere aperto nel periodo invernale per lo scialpinismo.