La Val di Fassa è la valle dolomitica ubicata, con orientamento nord-sud, nell'estremità nord-orientale del Trentino. Il suo territorio si trova ad una quota compresa fra i 1184m di Moena e i 3342m di Punta Penia (cima della Marmolada).
E' collegata con le valli limitrofe per mezzo del Passo San Pellegrino (ad est, verso la Valle del Biois - BL), del Passo Fedaia (a nordest verso Sottoguda Roccapietore 'BL), dal Passo Pordoi (a nordest, verso Livinallongo -BL), del Passo Sella (a nord, verso la Val Gardena -BZ) e del Passo di Costalunga (a ovest, verso la Val d'Ega - Alto Adige)
La storia della valle ci porta molto indietro nel tempo.
Fino a poco tempo fa, si usava ritenere che la presenza umana non fosse anteriore all'anno mille a.C., ma recenti ritrovamenti archeologici (rinvenimenti di tracce di probabili cacciatori provenienti dalle pianure del sud) hanno messo in dubbio questa tesi spostando tale data addirittura al periodo che va dall'8000 al 5000 a.C.
Gli scavi archeologici di Mazzin e Campitello hanno ribadito, con un certo margine di sicurezza, la presenza in zona di insediamenti umani organizzati e dediti all'agricoltura ed all'allevamento fin dall''età del bronzo (1800-900 a.C.) mentre un sensazionale ritrovamento dei resti di un castelliere retico sul Dos dei Pigui a Mazzin ha confermato la presenza retica nel periodo fra il IVà° e il Ià° sec a.C.
L'espansione, l'influenza e la diffusione della cultura e quindi della lingua (latino) dei Romani diede origine, nel corso Ià° secolo a.C., alla lingua 'ladina'.
La Valle di Fassa è l'unica valle trentina (con le valli di Gardena e Badia in Alto Adige e Valle di Livinallongo e Conca Ampezzana in Veneto), dove tuttora si parla questa lingua (nella variante dolomitica).
A Vigo di Fassa, ilcentro amministrativo della valle, hanno sede l''Istituto Culturale Ladino Majon di fascegn' e il Museo Ladino.
Considerata dal punto di vista sportivo e alpinistico, la valle di Fassa è una zona estremamente ricca di opportunità .
Attraversata dal torrente Avisio (affluente dell'Adige) e, soprattutto, circondata da alcuni dei più importanti massicci dolomitici (la Marmolada, il Gruppo del Sella, il Sassolungo, il Gruppo del Catinaccio, i Monti Pallidi) e non (Buffaure e Monzoni) rappresenta un passaggio obbligato per coloro vogliano avere nel proprio curriculum gli itinerari, le salite o le scalate più celebri dell'intero arco alpino.
In primis fra le varie attività sportive praticabili c'è da segnalare lo sci-alpino.
Le località sciistiche dell'area sono parte integrante del Dolomiti Superski, il comprensorio sciistico più esteso al mondo.
Le possibilità offerte da questa immensa rete di piste ed impianti sono quasi infinite.
Si può passare da una valle all'altra (fra Trentino, Alto Adige e Veneto) con gli sci ai piedi scendendo su celebri piste quali la Gran Risa (Val Badia) e la Sass Long (Val Gardena).
Non solo discesa comunque: lo sci alpinismo è un'altra pratica diffusa e il Sella Ronda Ski Marathon è il più celebre dei tanti 'contest' sci-alpinistici della zona.
Come i percorsi sci-alpinistici anche gli itinerari in MTB, in bici da corsa, e di Trekking si svolgono nello straordinario ambiente dolomitico caratterizzate da alcune delle più belle cime dell'intero arco alpino (il Sella, il Sassolungo, il Catinaccio, le Torri del Vajolet, la Marmolada ecc).
La Rampilonga (ovvero la Gran Fondo in MTB per antonomasia) è uno dei tanti, numerosi percorsi a disposizione nelle vicinanze.
Tocchiamo ora la pratica forse più nota della Val di Fassa: parliamo dell'alpinismo o, in chiave moderna, dell'arrampicata.
L'alpinismo ha scritto sulle pareti fassane pagine di storia memorabili.
Ogni grande vetta della valle porta la firma di un grande alpinista.
Grohmann (il conquistatore della Marmolada) Vinatzer (Piz Ciavazes), Tita Piaz (il diavolo delle Dolomiti -Punta Emma), Maestri (Roda di Vael), Messner (Sella), Mariacher e Manolo (Marmolada) sono solo alcuni dei forti alpinisti che hanno aperto favolose (e dure) vie alpinistiche.
L'arrampicata sportiva è l'altro elemento del mondo verticale molto diffuso nell'area e la Valle di San Nicolò insieme a Schiavaneis ne sono forse i più degni rappresentanti.
L'arrampicata non viene abbandonata di inverno; anzi! Le diverse colate di ghiaccio, che si formano a queste quote, diventano il gioco preferito degli ice-climber.
Parecchie linee si trovano in valle, ma la zona più interessante è forse Sottoguda (a dir il vero in provincia di BL) che si trova appena al di là del Passo Fedaia verso Roccapietore.
Insomma, in quest'area, ce n'è per tutti e per tutti i gusti! Scegliete la via o l'itinerario e provate di prima mano!
Curiosità
Il caratteristico fenomeno di colorazione rosso-rosa che assumono le rocce dolomitiche al tramonto, in valle prende il nome di "Enrosadira".
Approfondimenti
Accesso
La Val di Fassa si raggiunge attraverso la SS48 provenendo dalla Val di Fiemme (sud), lungo la SS 241 arrivando dal Passo Costalunga (Bolzano), per la SS346 giungendo dal Passo S. Pellegrino e per la SS48 provenendo dal Passo Pordoi.
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