Valli
Prefazione
Il territorio compreso nella provincia di Trento è molto vasto e articolato. Ogni suo angolo mostra caratteri di specificità propri, difficilmente -omologabili.
La presenza di molte differenti realtà vallive ha accentuato questa specificità rendendo assai arduo il lavoro di ripartizione dell'area trentina in macrozone.
è per questo motivo che, nel realizzare il presente sito internet, ci si è trovati di fronte al rimarchevole problema della suddivisione del territorio provinciale: quale linea mantenere? Quella precisa e rigorosa dettata dai manuali di geografia o quella imposta da una visione più sportiva (e magari più sbrigativa)?
Ebbene, la soluzione è stata quella di seguire ove possibile le regole dei manuali geografici (che in materia la sanno lungaâ?¦) e di apportare variazioni solo quando ciò avesse contribuito ad evitare confusione e problemi di coerenza e di pertinenza.
Chi non ritenesse -congrua la segmentazione territoriale effettuata, consideri dunque il fatto che essa è maturata per ragioni -alpinistico-sportive e non di carattere puramente geografico; le discrepanze riscontrate sono quindi da prendere in considerazione in quell'ottica!
Ringraziamo fin d-ora per la comprensione.
Il Trentino
Il Trentino, con i suoi 6.206 km² di superficie, si trova nel nord/nord-est dell'Italia sul versante meridionale della catena delle Alpi e confina a nord con la Provincia di Bolzano ad est con il Veneto a sud e ad ovest con la Lombardia.
La provincia ha una distribuzione altimetrica molto diversificata che va dalla quota più bassa rappresentata dal Lago di Garda (65m) alla quota più alta della Cima Presanella (3558 m).
Il Trentino corrisponde territorialmente alla Provincia Autonoma di Trento ovvero ad una delle due province che, insieme, formano la Regione Trentino Alto Adige (l'altra provincia è Bolzano). Si può dire, in effetti, che la Regione Trentino Alto Adige esista solo formalmente; in realtà le due province di Trento (Trentino) e di Bolzano (Bozen - Sudtirol) possono considerarsi due distinte realtà indipendenti paragonabili a due regioni autonome.
La caratteristica fondamentale del Trentino è la montagna: se si escludono la grande Valle dell'Adige, che separa verticalmente da nord a sud l'area del Trentino orientale da quello occidentale e poche altre aree di fondovalle, il paesaggio del Trentino è completamente montuoso.
Il suo territorio offre una complessa e diversificata gamma di paesaggi che spazia dall'angolo -mediterraneo della Valle dei Laghi e del Lago di Garda ai ghiacci dei massicci granitici e calcarei di alta montagna.
Le catene montuose trentine sono costituite da rocce molto variegate. Il massiccio dell'Adamello-Presanella, a occidente, è costituito da rocce vulcaniche intrusive (graniti, dioriti), mentre a nord la fascia terminale del gruppo Ortles-Cevedale è costituita da rocce metamorfiche (scisti cristallini). Un-ampia fascia calcarea si estende nella zona centrale della Provincia (ad ovest del fiume Adige abbiamo la Paganella, il Monte Bondone e la Catena del Monte Baldo; a sud-est il Gruppo del Pasubio - il Becco di Filadonna). In Val di Cembra e in Val di Fiemme (ad est dell'Adige) si allunga la Piattaforma porfirica Atesina, la più vasta area costituita da porfido d'Europa. Infine forse la più nota e celebrata roccia trentina: la dolomia (roccia sedimentaria formata da doppio carbonato di calcio e magnesio) che caratterizza, in particolare, l'area del Trentino orientale con campanili, pinnacoli e guglie di spettacolare fattezza. Le Dolomiti, il cui nome fu dato in memoria dello studioso francese Deodat de Dolomieu (che analizzò queste rocce nel corso del -700), sono uno spettacolo geologico unico al mondo.
Insieme alle valli anche i numerosissimi laghi alpini, risultato del processo di glaciazione dell'era Quaternaria, rappresentano uno degli elementi naturali più caratterizzanti il territorio. Il grande fiume Adige, che scorre verticalmente da nord a sud nel centro dell'omonima valle, è il secondo fiume d-Italia per lunghezza (410Km) e, per convenzione, segna il confine tra le Alpi centrali (o Retiche) e le Alpi orientali.
Gli specchi d'acqua, generalmente di piccole dimensioni (se si esclude il lago di Garda), sono circa 300 e molti di essi si trovano ad una quota superiore ai 1800m.
l'ambiente naturale della provincia è fortemente influenzato da fattori quali la bassa densità di popolazione, l'esistenza in quota di ampi territori isolati e la presenza di vaste aree naturali protette; elementi che hanno contribuito a garantire un habitat ideale per numerose specie animali e vegetali.
La diversificata e numerosa fauna trentina presenta specie quali gli ungulati (cervi, caprioli e camosci), i predatori minori (la volpe , l'ermellino, la martora), la lepre bianca, la marmotta, lo scoiattolo e altre diverse specie di piccoli roditori, nonchà© volatili di montagna (il gallo cedrone, il fagiano di monte, la pernice bianca) i rapaci diurni (l'aquila reale, il gipeto, l'astore e lo sparviero), rapaci notturni (gufo reale, l'allocco, la civetta nana e la civetta caporosso), il grande picchio nero, il picchio cenerino, i passeriformi (tordi, silvie, cince e fringuelli, il merlo acquaiolo il crociere, il rampichino alpestre), gli anfibi (il tritone alpestre, la rana temporaria, la salamandra pezzata, la salamandra alpina) e rettili (il marasso, il colubro liscio).
In questo contesto va segnalato il Progetto Life Ursus, che vede come capofila il Parco Adamello Brenta, volto al ripopolamento nel Trentino dell'orso bruno, il più grande mammifero delle Alpi, ormai quasi completamente sparito dal territorio provinciale. Il progetto ha consentito di affiancare ai pochi esemplari rimasti alcuni orsi provenienti dalle foreste della Slovenia. I plantigradi, introdotti all'interno dell'area del parco, si sono spostati anche nei territori limitrofi del Trentino occidentale, sconfinando in Alto Adige, Austria e Germania (e portando dietro di sà© una lunga scia di polemiche e dibattiti - vedi la faccenda di -Bruno, l'orso Trentino abbattuto in territorio tedesco scatenando le ire di ambientalisti, animalisti e persone comuni nonchà© un acceso scontro diplomatico).
Per quel che riguarda la flora, il Trentino è ricoperto per circa il 50% da boschi (circa 300.000 ettari) composti nelle zone più elevate da foreste di conifere e nella zona intermedia da boschi di faggi, aceri, frassini e sorbi. Ricca e varia è la presenza di fiori e piante quali le campanule, le stelle alpine, i rododendri, le genziane, l'arnica ecc. A tutela del territorio Trentino sono state istituite tre aree naturali protette (una nazionale e due provinciali) che corrispondono al Parco Nazionale dello Stelvio, al Parco Naturale Adamello-Brenta e al Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Queste sono affiancate dalle Riserve Naturali delle Tre Cime del Monte Bondone, di Cornapiana, di Campobrun e Scanuppia.
è logico comprendere come le numerose attività sportive praticabili in provincia siano indissolubilmente legate al territorio e all'ambiente: alpinismo, sci alpino, mountain bike, free-climbing, sci-alpinismo, sci di fondo, wind-surf sono solo alcuni degli sport più amati e diffusi.
Il connubio sport-territorio rende utile una suddivisione della provincia per valle in modo da permettere ad ogni utente di disporre di una immediata e comprensibile panoramica della struttura geografico-sportiva della zona.